In occasione della Giornata della Memoria il teatro De Micheli di Copparo ospita oggi (alle 21.30 ad ingresso libero) la rappresentazione “La storia di Bruno – il bambino che imparò a volare”.

A cura della Filarmonica di Tresigallo e della Piccola compagnia dell’Airone, e con la partecipazione speciale dei ragazzi e delle ragazze della scuola media Corrado Govoni di Copparo e con il Govoni Ballet (movimenti scenici) di Stefania Capaccioli, tra musiche di Roberto Manuzzi, immagini di Mattia Manzoli, parole di Teresa Fregola e Marcello Brondi, il quale cura la regia.

La narrazione parla di un bambino ebreo, la testa grossa lo rende impacciato ed incerto nei movimenti, col carattere schivo e introverso. Ma è curioso ed attento alle cose che lo circondano, affascinato dalle eccentriche stravaganze del padre, dalle metamorfosi stupefacenti. Lo perderà presto, però non vuole separarsene: lo farà rivivere nei suoi disegni e nei suoi scritti, con la capacità paterna di riconoscersi in ogni oggetto, animale, persona. Fino ad un triste giorno d’autunno del ’42, quando un ufficiale nazista lo ucciderà per strada, nel ghetto di Drohobycz, piccola città della Galizia Orientale (all’epoca in Polonia, ora in Ucraina).

Bruno Schulz è uno dei più grandi scrittori polacchi, scrisse Le botteghe color cannella.

Per dare un contributo alla Giornata della Memoria, con un viaggio del mondo degli ebrei dell’Est Europa, si vuole anche rendere omaggio a coloro che abitarono con tante sofferenze in Galizia: con la consapevolezza che da quella terra sono arrivati grandi uomini e idee. Quindi la scoperta attraverso un bellissimo libro illustrato (edito da Orecchio Acerbo) di Schulz, testimone d’eccezione attraverso i suoi racconti, saggi e ricordi. (f.c.)

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