La pioggia era attesa oggi a Madrid, ma alla fine sulla capitale spagnola attenagliata da settimane dall’inquinamento non è caduta neanche una goccia. Il fronte proveniente dall’Atlantico, il primo dopo settimane di stabilità atmosferica, ha interessato soltanto la metà più occidentale del paese. Le precipitazioni più abbondanti sono cadute in Galizia, ma i dati pluviometrici parlano da soli: gli accumuli massimi sono stati di poco superiori ai 15 mm nella regione situata al confine con il Portogallo. Praticamente niente se consideriamo che l’autunno è una delle stagioni più piovose in Spagna.

Domani un nuovo fronte interesserà ancora le regioni nord occidentali, con piogge forse più abbondanti ma stavolta confinate alla sola Galizia. Poi, di nuovo la stabilità.

spagnaDa ormai un mese e mezzo questo anticiclone interessa il sud Europa (con una breve parentesi fredda a fine novembre) e le ultime previsioni meteorologiche sembrano confermare che resterà sull’area mediterranea ancora a lungo, fino a Natale almeno.

Avremo così temperature ben sopra la media stagionale e mancanza di precipitazioni. Italia e Spagna vivranno una situazione meteo molto simile, come accade da inizio novembre, ma in Spagna le temperature massime saranno più alte. Già da domani inizieranno a salire arrivando a superare i 20°C in tutta la costa mediterranea con picchi di 23-24°C.

Questa situazione di persistente alta pressione non si traduce soltanto in anomalie termiche prolungate, ma anche in mancanza di precipitazioni. Secondo l’AEMET, Agenzia Meteorologica Spagnola, nei mesi di ottobre e novembre 2015 in Spagna ha piovuto il 29% in meno della media calcolata rispetto al periodo 1981-2010. Le aree più colpite dalla siccità sono quelle della Meseta centrale (compresa Madrid, che è “a secco” dai primi di novembre), la Catalogna e la parte orientale dell’Andalusia. Qui l’anomalia negativa rispetto alla media tocca addirittura il 50%.

Si tratta di un dato preoccupante perché il livello dell’acqua negli invasi artificiali scende (ed in Spagna i laghi artificiali sono una importante fonte di acqua potabile), i campi soffrono, le falde acquifere non vengono ricaricate nella stagione in cui dovrebbero ricevere la ricarica. Insomma, una situazione meteo complicata. Inoltre l’inquinamento dell’aria nelle aree metropolitane si fa notare dopo tanti giorni senza pioggia e senza vento. Madrid ha già attivato per due volte il protocollo di emergenza contro l’inquinamento nelle scorse settimane, e potrebbe tornare a farlo se la situazione non cambia. Infine sulle montagne la neve è ancora un ricordo dell’inverno scorso.

Novembre, record di siccità e di caldo in Spagna

Pochi giorni fa l’AEMET (Agencia Estatal de Meteorologia) ha pubblicato il report sulla situazione meteorologica di novembre 2015. Secondo i dati raccolti dall’Agenzia nelle centinaia di stazioni meteorologiche la temperatura media in Spagna è stata di 11,4°C, un valore che supera di 1,5°C la media del mese (periodo di riferimento: 1981-2000). Il dato diventa più interessante se si prendono in considerazione aree geografiche più ridotte: nella zona del Sistema Central ad esempio, la catena montuosa che divide in due parti la meseta spagnola, le temperature hanno superato di +3º C la media. Stessa cosa sulla Cordillera Cantábrica e Pirineos. Molto caldo sulle montagne quindi. La temperatura è stata di 2°C più alta della media di novembre in Galizia.

Il report si sofferma anche sul periodo fra il 6 e l’8 novembre quando in Spagna si sono registrati picchi di 30°C in Cantabria (regione del nord) e sono stati superati i 20°C in molte zone fra cui Madrid.

Infine i dati pluviometrici: novembre è stato un mese molto secco, con precipitazioni medie su tutto il territorio spagnolo di 49 mm, 40% in meno della media, che è di 79 mm (Periodo 1981-2010). Ha piovuto in maniera consistente soltanto i primi giorni del mese, quando si sono verificati di allagamento che hanno causato delle vittime a Lleida. Poi, la siccità, specialmente nella metà occidentale del paese.

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