E’ stata la giornata di ciò che poteva essere e non è stato per il Nardò. Poteva essere la giornata dell’orgoglio, del ritorno alla vittoria, del sorpasso in classifica ai danni della Virtus Francavilla. Poteva, ma così non è stato.

Eppure, al “Gobbato, contro una delle pretendenti al titolo come il Pomigliano, il Nardò parte col piede giusto. Già al 3′, dinanzi ad un centinaio di tifosi granata, Presicce delizia la platea con uno slalom sulla sinistra ed un assist al bacio per l’accorrente Palmisano, per il punto dello 0-1 granata. Al 11′ la risposta dei campani: Perna sgancia il destro, Chironi è attento. Un minuto dopo, sugli sviluppi del corner successivo, Galizia fa da torre per Esposito che da zero metri si divora il possibile pari. In un primo tempo vivo, si segnalano gli ottimi spunti di Presicce, la vivacità di Panico e l’attenzione di Chironi, sempre al posto giusto nel momento giusto. Vantaggio Nardò all’intervallo.

La ripresa si apre con un Pomigliano ad un passo dal pareggio: cross di Guadalupi, sponda di Panico e botta di Liberti che si infrange su un difensore granata. I padroni di casa insistono e nel loro migliore momento vengono nuovamente puniti. Siamo al 63′, sprint di Palmisano sulla destra, traversone al bacio per Malcore che insacca con semplicità, 0-2. Al 68′ l’orgoglio del Pomigliano: calcio d’angolo con un continuo batti e ribatti, Liberti è il più lesto e fortunoso e realizza il 2-1 che scalda il pubblico del “Gobbato”. Il Nardò accusa il colpo e, solo tre minuti dopo, incassa il 2-2: fa tutto Galizia e per Priscio, neo entrato, è un gioco da ragazzi fare centro. Al 79′ il Toro crolla: stavolta Galizia cede lo scettro di assist-man a Liberti e si prende la licenza di fare quello che meglio sa, segnare. E’ il 3-2 per i padroni di casa. Il Pomigliano chiude in dieci per l’infortunio di La Mura a cambi terminati, ma il Nardò non ha la forza per pungere.

Un vero peccato per i granata in turno che ha visto lo scivolone interno della Virtus Francavilla e il pari del Taranto col Serpentara. La classifica in vetta si fa cortissima: sei squadre in quattro punti. Nel prossimo turno il Nardò è chiamato ad una prova d’orgoglio: battere il Francavilla in Sinni, un’altra concorrente al salto di categoria, al “Giovanni Paolo II”, per riassaggiare il sapore della vittoria dopo cinque turni di digiuno.

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