Sono villaggi interi, quelli che si possono comprare in Galizia al prezzo di un bilocale. Ma non solo: in vendita a prezzi irrisori (poco più di 5.000 euro) ci sono anche antichi forni in pietra, castelli abbandonati, fienili e stalle abbandonate, case da 6 stanze e ville intere.

Tutto «di nessuno» e tutto pronto a essere ristrutturato per diventare un albergo, un centro yoga, un agriturismo, un ristorante o, senza scomodare nessuna indole imprenditoriale. Un buen retiro, immerso nella campagna della più verde delle regioni della Spagna, a un tiro di schioppo dall’oceano e dalla celebre (almeno per i surfisti) Costa da Morte.

L’idea arriva da un agente immobiliare britannico, Mark Adkinsons, specializzato nel trovare costruzioni abbandonate e cercarne i proprietari o i loro eredi. Se questo non è possibile e se nessuno rivendica la proprietà degli immobili, allora si avvia la procedura per la messa in vendita. Così è nato il sito www.galicianrustic.com, dove sono disponibili più di 400 costruzioni di vario tipo e in varie condizioni, da quelle perfettamente funzionanti e con i proprietari vivi e vegeti a quelle ormai del tutto abbandonate.

C’è per esempio un castello, con tanto di simboli araldici, decine di case da ristruttrutturare, in vendita per poche decine di migliaia di euro e persino villaggi interi, come il piccolo borgo O Penso. Da tempo abbandonato, è in vendita per 230 mila euro e comprende 6 case, tutte collegate alla rete fognaria e a quella elettrica, ognuna dotata di un piccolo terreno da coltivare, un forno di pietra antica, una chiesetta, una strada e copre un’area complessiva di circa 3.000 metri quadri.

(Isole in vendita? Un sito le raccoglie tutte, da quelle da sogno, alle più «accessibili»)

Ma l’iniziativa “a scopo di lucro“ di Mark Adkinsons non è l’unica. Ce ne sono anche altre simili, dove nessuno guadagna il becco di un quattrino, se non la possibilità di riportare in vita luoghi abbandonati.
È il caso per esempio di un piccolo villaggio vicino al confine con il Portogallo, O  Cortegada, in cui nessuno abita più da anni.  Il sindaco del paese di cui il borgo abbandonato fa parte, Avelino de Francisco, ha deciso di regalare tutte le case del paese a chiunque si assuma l’onere di ristrutturarle e si impegni ad abitarci per almeno due anni.

La ragione di questa ‘svendita’ è la stessa che in passato ha portato a mettere in vendita anche alcuni paesi dell’entroterra italiano come Borgo Calsazio, in Piemonte, o Consonno, vicino Lecco, ed è la loro completa de-popolazione, dal momento che, dopo la seconda rivoluzione industriale, le generazioni più giovani hanno lasciato i piccoli paesi per riversarsi nelle città, dove c’è più lavoro e dove i servizi, come gli ospedali o le scuole, sono facilmente raggiungibili.

(c’è anche un’isola scozzese che si vende, per chi si sente in vena di solitudine)

L’Istituto Nazionale di Statistica spagnolo ha stimato in Spagna ci siano circa 3.000 villaggi abbandonati e che più della metà si trovi in Galizia; sempre secondo l’istituto di ricerca spagnolo, le cose non potranno che peggiorare, dal momento che il tasso di fertilità della popolazione galega è più basso di quello del resto del paese (1 figlio per ogni donna, là dove nel resto del paese la media è di 1,27) e che la Galizia potrebbe perdere un milione di abitanti entro il 2050.

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