(ANSAmed) – ROMA, 29 MAG – Santiago de Compostela è meta
costante di viaggiatori da ogni parte del mondo. Ma a piedi,
lungo il celebre “Cammino” che accomuna le ‘fatiche’ itineranti
di pellegrini antichi e contemporanei, non è l’unico modo per
raggiungerla.

Già in passato c’era chi arrivava in Galizia via mare,
percorrendo su terra solo l’ultimo tratto che porta a Santiago,
e quest’anno parte un’iniziativa simile: pellegrini e
viaggiatori potranno accodarsi con le proprie imbarcazioni o
salpare gratis, lavorando come equipaggio, con i vessilli della
‘Traversata Nautica Giacobea’. L’iniziativa nasce da una duplice
volontà: riportare alla memoria la ‘Traslatio’ per mare del
corpo dell’apostolo Giacomo e commemorare il pellegrinaggio a
Compostela di San Francesco d’Assisi nell’ottavo centenario.

La ‘Traversata’, il cui itinerario è stato presentato a Roma
fra gli altri dall’ambasciatore di Spagna in Italia, Francisco
Javier Elorza, viene organizzata per il primo anno dall’agenzia
del turismo della Galizia in collaborazione con l’Associazione
dei club nautici della regione spagnola (Asnauga) e si svolgerà
fra giugno e luglio con due rotte che confluiranno nelle Rías
Baixas della Galizia.

La rotta atlantica partirà dall’Inghilterra (6 luglio) e
toccherà Irlanda e Francia, mentre la rotta mediterranea
partirà da Genova (15 giugno) e sarà l’itinerario più lungo che
toccherà Toulon, in Francia; Palma de Mallorca, Torrevieja,
Cartagena, Roquetas, Marbella e Cadice, in Spagna; Portimao,
Sines, Cascais, Figueira da Foz, Porto, in Portogallo, e infine
Portonovo e Cabo de Cruz in Galizia. Due flotte di almeno 40
imbarcazioni e golette navigheranno rispettivamente per più di
210 e 1.500 miglia. Dalla Ría de Arousa i partecipanti
partiranno per arrivare a Santiago di Compostela seguendo la
Rotta del Mare di Arousa e del Río Ulla.

Un programma che propone spiritualità e una diversa ‘fatica’,
aperto a pellegrini e turisti. “Pensavamo che l’iniziativa
potesse attirare maggiormente i giovani – spiega Javier Ruiz
Cortazar Diaz, presidente di Asnauga – e invece abbiamo notato
che finora dei pellegrini iscritti a partecipare la media d’età
è intorno ai 50-60 anni”. Segno che anche i turisti più maturi
hanno voglia di rimboccarsi le maniche e sperimentare un
pellegrinaggio diverso, fatto anche di lavori – spesso pesanti e
faticosi – a bordo. Ecco perché, aggiunge José Juan Duran
Hermida, presidente di ‘Portos de Galicia’, “a chi vuole unirsi
alla ‘traversata’ chiediamo un minimo di conoscenza della vita
in mare e spirito di adattamento”.

Per ora la partecipazione è già nutrita, con richieste
arrivate non solo dalla Spagna ma anche da altri Paesi europei,
Italia compresa. L’idea, afferma Cortazar Diaz, “è quella di
provare a istituzionalizzare l’iniziativa per riproporla con
cadenza annuale”.
Sul sito web ci sono le indicazioni per poter partecipare: la
‘Traversata’ è aperta a due tipi di imbarcazioni: quelle a vela,
di privati che potranno realizzare il viaggio in toto o in
parte, e le golette che ospiteranno gratuitamente passeggeri
durante la traversata in cambio dell’integrazione con
l’equipaggio di bordo. Anche per chi partecipa con imbarcazioni
proprie l’iscrizione è gratuita. Saranno forniti generi
alimentari, appoggio tecnico, manutenzione e anche il carico di
una parte delle spese per il rientro delle imbarcazioni che
provengono da lontano. A terra tante attività “collaterali”: a
Compostela si terranno le mostre “Auga Doce” e “Il Cammino di
Francesco”. Nei prossimi mesi sarà inaugurata la mostra d’arte
moderna “On The Road” nel Pazo de Xelmirez e nella chiesa e nel
cimitero di Bonaval, a Santiago. (ANSAmed).

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