Santiago de Compostela è meta costante di viaggiatori da ogni parte del mondo. Ma a piedi, lungo il celebre “Cammino” che accomuna le ‘fatiche’ itineranti di pellegrini antichi e contemporanei, non è l’unico modo per raggiungerla. Già in passato c’era chi arrivava in Galizia via mare, percorrendo su terra solo l’ultimo tratto che porta a Santiago, e quest’anno parte un’iniziativa simile: pellegrini e viaggiatori potranno accodarsi con le proprie imbarcazioni o salpare gratis, lavorando come equipaggio, con i vessilli della ‘Traversata Nautica Giacobea’. L’iniziativa nasce da una duplice volontà: riportare alla memoria la ‘Traslatio’ per mare del corpo dell’apostolo Giacomo e commemorare il pellegrinaggio a Compostela di San Francesco d’Assisi nell’ottavo centenario.

La ‘Traversata’, il cui itinerario è stato presentato a Roma fra gli altri dall’ambasciatore di Spagna in Italia, Francisco Javier Elorza, viene organizzata per il primo anno dall’agenzia del turismo della Galizia in collaborazione con l’Associazione dei club nautici della regione spagnola (Asnauga) e si svolgerà fra giugno e luglio con due rotte che confluiranno nelle Rías Baixas della Galizia. La rotta atlantica partirà dall’Inghilterra (6 luglio) e toccherà Irlanda e Francia, mentre la rotta mediterranea partirà da Genova (15 giugno) e sarà l’itinerario più lungo che toccherà Toulon, in Francia; Palma de Mallorca, Torrevieja, Cartagena, Roquetas, Marbella e Cadice, in Spagna; Portimao, Sines, Cascais, Figueira da Foz, Porto, in Portogallo, e infine Portonovo e Cabo de Cruz in Galizia. Due flotte di almeno 40 imbarcazioni e golette navigheranno rispettivamente per più di 210 e 1.500 miglia. Dalla Ría de Arousa i partecipanti partiranno per arrivare a Santiago di Compostela seguendo la Rotta del Mare di Arousa e del Río Ulla.

Un programma che propone spiritualità e una diversa ‘fatica’, aperto a pellegrini e turisti. “Pensavamo che l’iniziativa potesse attirare maggiormente i giovani – spiega Javier Ruiz Cortazar Diaz, presidente di Asnauga – e invece abbiamo notato che finora dei pellegrini iscritti a partecipare la media d’età è intorno ai 50-60 anni”. Segno che anche i turisti più maturi hanno voglia di rimboccarsi le maniche e sperimentare un pellegrinaggio diverso, fatto anche di lavori – spesso pesanti e faticosi – a bordo. Ecco perché, aggiunge José Juan Duran Hermida, presidente di ‘Portos de Galicia’, “a chi vuole unirsi alla ‘traversata’ chiediamo un minimo di conoscenza della vita in mare e spirito di adattamento”. Per ora la partecipazione è già nutrita, con richieste arrivate non solo dalla Spagna ma anche da altri Paesi europei, Italia compresa. L’idea, afferma Cortazar Diaz, “è quella di provare a istituzionalizzare l’iniziativa per riproporla con cadenza annuale”.

Sul sito web ci sono le indicazioni per poter partecipare: la ‘Traversata’ è aperta a due tipi di imbarcazioni: quelle a vela, di privati che potranno realizzare il viaggio in toto o in parte, e le golette che ospiteranno gratuitamente passeggeri durante la traversata in cambio dell’integrazione con l’equipaggio di bordo. Anche per chi partecipa con imbarcazioni proprie l’iscrizione è gratuita. Saranno forniti generi alimentari, appoggio tecnico, manutenzione e anche il carico di una parte delle spese per il rientro delle imbarcazioni che provengono da lontano. A terra tante attività “collaterali”: a Compostela si terranno le mostre “Auga Doce” e “Il Cammino di Francesco”. Nei prossimi mesi sarà inaugurata la mostra d’arte moderna “On The Road” nel Pazo de Xelmirez e nella chiesa e nel cimitero di Bonaval, a Santiago.

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