Un innovativo prodotto a base di “batteri mangia-ruggine” sarà dalla prossima estate sperimentato in Italia sul Pontile di Bagnoli, in Spagna nel porto della Galizia, Oltre che in Olanda, nel porto di Rotterdam. Si tratta di un nuovo sistema “green” anticorrosione per superfici metalliche (dai pontili agli acquedotti), che si chiama Biocorin, presentato a Napoli nella sede dell’Associazione Costruttori Edili Napoli (Acen).

Il progetto, partito due anni fa, è finanziato dalla Ue, nell’ambito del 7* programma quadro, con un contributo di 2,8 milioni di euro a cui si aggiunge un milione di euro di cofinanziamenti privati. A esso partecipa con un ruolo significativo il Distretto ad alta tecnologia per le costruzioni sostenibili, Stress (Sviluppo Tecnologie e Ricerca per l’Edilizia sismicamente Sicura ed eco-Sostenibile) in collaborazione con un partenariato internazionale coordinato da Acciona Infraestructuras.
L’obiettivo principale del progetto è lo sviluppo di una tecnologia bio-mimetica innovativa ed ecosostenibile che punta a inibire la corrosione microbiotica, attraverso la coltura di microrganismi in un gel di rivestimento per superfici metalliche di strutture civili in ambienti marini e terrestri quali viadotti, gasdotti, impianti portuali, aeroporti e ferrovie. Lo scopo finale è incrementare la vita utile delle infrastrutture del 30%. La corrosione, infatti, è una delle principali cause di deterioramento delle strutture metalliche ed ha un forte impatto economico nella gestione delle infrastrutture viarie, portuali o di servizio.

A livello mondiale, i costi causati dalla corrosione, ogni anno, sono stimati in circa 1.200 miliardi di euro. «È una soluzione unica nata da una esigenza del settore, dal momento che le vernici finora usate a questo scopo hanno un forte impatto ambientale, tanto che l’Europa nel 2008 ha bandito un prodotto anticorrosione basato su una sostanza, il tributilstagno, molto tossica per l’ambiente e per l’uomo», osserva Carmine Pascale, direttore tecnico del Distretto ad alta tecnologia per le costruzioni sostenibili (Stress), che partecipa al progetto con centri di ricerca ed aziende, sia italiani che europei.
Per Francesco Tuccillo, presidente dell’Acen, la collaborazione con Stress e con enti di ricerca e università mira a importare i più innovativi processi e testare i prodotti più avanzati, e a diffondere le novità a tutte le piccole e medie imprese del territorio.

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