Arrivo in Galizia

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di Vania Michelotti e Francesco Ferraro
29 agosto 2012
Stamattina prima di uscire ci siamo coperti bene. Abbiamo dormito in un paese immerso in un bosco e l’aria del mattino era gelida. Appena usciti da Trabadelo il percorso è di nuovo al lato della strada statale per 5 km fino a Portela de Valcarce dove finalmente imbocchiamo una strada poco trafficata ma decisamente in salita. Ad augurarci buen camino e soprattutto buona salita una statua del Pellegrino che indica la distanza che rimane da Santiago.
La strada si inerpica sempre più in alto salendo lungo la vallata e dopo aver attraversato Vega de Valcarce arriviamo a Las Herrerias attraversando un piccolo ponte romano. È un delizioso paese con case in pietra attraversato da un torrente le cui acque sono regolate da un sistema di chiuse in ferro. Stamattina siamo partiti da soli ed abbiamo incontrato pochi pellegrini solitari. Ne abbiamo addirittura incontrato uno con lo skate! Lisa, Maria Angela, Maria e suo padre hanno dormito nel paese prima del nostro e non li abbiamo ancora visti.
Dopo Las Herrerias la strada si fa sempre più stretta e ripida fino a diventare un sentiero sconnesso tra querce e castagni. La salita è veramente dura ed iniziamo a sentire nelle gambe e nei piedi i 34 chilometri di ieri! Saliamo lentamente aiutati dai bastoncini che sono davvero utilissimi per scaricare il peso sulle braccia mentre si sale. Durante la salita si aprono panorami bellissimi sotto un cielo azzurro intenso. Mentre scattiamo qualche foto un uccellino si fa addirittura fotografare fermo su un ramo.

Il sentiero arriva a La Faba dove una giovane signora che vende oggetti di arrigianato fatti da lei ci offre un bicchiere di matè e infuso di iperico. Compriamo una collanina con la “concha” e la croce di San Giacomo e ripartiamo. Ci aspettano ancora 5 km di sentiero in salita. Francesco ormai stremato non guarda dove mette i piedi e mentre cerca la brioche tenuta in serbo dalla colazione del mattino pesta una cacca gigante di cavallo. Scoppiamo a ridere e questo ci fa un pò dimenticare la fatica. Dopo Laguna di Castilla, ultimo paese della Castiglia incontriamo il cippo che ci dice che siamo entrati in Galizia. Mancano 152 km e mezzo per Santiago. Da qui ogni 500 metri ci sarà un cippo con il conto alla rovescia per Santiago. O Cebreiro ci appare appena svoltato l’ultimo tornante del sentiero. Decidiamo di fermarci qui e troviamo alloggio all’interno del Convento che un tutt’uno con la Chiesa di Santa Maria la Real. Nella chiesa sono disposte su un lungo leggio tutte le Bibbie nelle varie lingue del mondo. C’è anche una statua di San Francesco d’Assisi che ricorda il suo passaggio da O Cabreiro durante il suo pellegrinaggio e ci emoziona tantissimo sapere di percorrere le stesse strade del Santo.

Poco alla volta arrivano tutti i compagni di viaggio e ritroviamo Maria e suo padre con Mariangela che però proseguono per il prossimo paese. Noi siamo contenti di esserci fermati qui, il posto è incantevole soprattutto in serata quando i turisti sono andati via e rimangono solo i pellegrini che camminano quasi tutti con i piedi doloranti tra i ciottoli del paese.

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Scritto giovedì, 30 agosto, 2012 alle 10:26 nella categoria cammino, tappe.
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