Nel corso del primo Conflitto Mondiale, tra il 1914 e il 1918, morirono oltre nove milioni di soldati. Tra essi anche molti trentini, circa 12.000, con indosso per lo più l’uniforme dell’esercito austro-ungarico.

Nelle terre dell’allora Galizia (oggi divisa tra la moderna Polonia e l’Ucraina) si trovano ancora oggi, a quasi cento anni da quei fatti, numerosi cimiteri di guerra in cui sono conservati i loro resti.

La telecamera di Claudio Redolfi ha seguito un viaggio commemorativo che dal Trentino è partito per quelle terre: “Ho realizzato un reportage giornalistico, ma non ho resistito a girare anche le immagini che costituiscono questo documentario più personale”.

“I giardini della memoria” è costituito da circa quindici minuti di immagini delle tante tombe che si trovano in Galizia, diversissime tra loro ma su cui spiccano molti nomi italiani: ad aprire e chiuedere il racconto due poesie scritte per l’occasione, ad accompagnare le immagini una colonna sonora forse troppo presente (in un cimitero è sempre il silenzio l’accompagnamento ideale).

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