Il libro “Gbemontin, la vita ritrovata” (edito dalla Itheritage) racconta la straordinaria storia di Suor Julia Aguiar, spagnola della Galizia. In Bénin ha creato una struttura ospedaliera nel cuore della savana africana. Storie di autentici ordinari miracoli si svolgono ogni giorno nel presidio ospedaliero chiamato Gbemontin,che significa “il luogo della vita ritrovata”. Qui è stato curato il maggior numero di pazienti affetti da ulcera di Buruli, devastante patologia infettiva.

I testi del libro sono curati dal professore Enrico Di Salvo (ordinario di chirurgia generale presso la Federico II, dove dirige il centro interdipartimentale trapianti) – che ha all’attivo venti missioni nei Paesi poveri – e sono corredati dalle le foto di Fabio Burrelli, giovane fotografo di talento operativo tra Napoli e Londra.

Il volume sarà presentato domani (alle ore 17) nel Salone del Gonfalone di Palazzo di Città a Salerno. Con l’autore discuteranno del libro Bruno Ravera, presidente dell’Ordine dei

Medici di Salerno e Giuseppe Lissa, professore emerito di Filosofia Morale. Interventi di Carla Maglione, dirigente medico del Cardarelli e di Giada Mazzoni, specializzanda in Chirurgia generale alla Federico II. Coordina i lavori Alessia Maccaro, dottoranda in Bioetica preso la Federico II.

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