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Con il mercato Roma che stenta a decollare definitivamente – nonostante molte trattative siano ben avviate – Iago Falquè, l’unico volto nuovo della rosa giallorossa, ha raccontato in una lunga intervista al quotidiano La Voz de Galicia le sue prime sensazioni con indosso la maglia del club capitolino. Questa l’intervista integrale:

Con il tuo arrivo in squadra l’ambiente romano crede di poter superare la Juventus in campionato?
“Conosco il mio nuovo club. La prima cosa che mi è stata detta è che qui ll’obiettivo è vincere. La posta è alta ma accetto la sfida; è quello che vorrebbe ogni giocatore”.

Stai bruciando rapidamente le tappe…
“Si, ma con il giusto ordine: sono cresciuto con l’Almeria, poi la salvezza con il Rayo, la conquista dell’Europa con il Genoa e ora la Roma. Un passo dopo l’altro”.

Hai trovato il tuo posto in Italia?
“Si, l’anno scorso ho guadagnato il rispetto di tutti per la stagione disputata con il Genoa, ma sto bene anche in Spagna. Non si tratta di dove ci si trova, ma di come si ottiene fiducia grazie al modo di giocare, al di là dello stile di gioco del campionato”.

Però della tua tappa in Inghilterra non pensi questo
“Io non so uno di quelli che vuole sempre dare la colpa agli altri. In Inghilterra non mi divertivo perché non sentivo la fiducia e questo influiva sul mio modo di giocare”.

Quale è stata la tua prima impressione sulla Roma?
“La mia impressione è quella di essere in una grande squadra. È una sfida. La più grande della mia carriera. Sono contento di essere in una grande squadra. Roma è un’altra dimensione, il sogno di tutti. Ho girato molto anche se ho solo 25 anni”.

Non vorresti venire a giocare in Galizia?
“Non credo. La verità è che non ho mai avuto la possibilità di giocare in Galizia. E visto che ora sono alla Roma l’ultima cosa a cui penso è un altro posto. Tuttavia il calcio in Galizia è in netta crescita. Il Celta è l’esempio di come le cose funzionino bene. E il Deportivo sta facendo le cose davvero bene”.

Hai mai pensato di tornare al Barcellona?
“No, non penso. Roma è un’occasione imperdibile”.

Cosa ti hanno detto Totti e Garcia?
“Totti si è posto subito come un compagno alla pari. L’allenatore non mi ha ancora detto cosa mi aspetta. È ancora presto!”.

Come pensi che possa migliorare il tuo gioco a Roma?
“Ci sono molte cose in cui devo migliorare in grande club. Per esempio il fatto di giocare sotto pressione. Aumentano le responsabilità. Un livello alto di competitività fa bene e aiuta a migliorare”.

Vigo?
“È la mia casa, la mia città, dove ho tanti amici e dove ho i ricordi più belli del mondo del calcio. Anche se qui sto bene non è la stessa cosa”.

Barcellona?
“Dove ho studiato e sono cresciuto”.

Torino?
“La mia prima esperienza fuori dalla Spagna. Mi ha dato più forza e maturità”.

Villarreal?
“La mia prima esperienza da professionista.E’ stata una tappa molto buona”.

Londra?
“L’anno e mezzo più difficile della mia carriera”.

Almeria?
“Lì mi sono divertito e sono cresciuto. Una bella situazione”.

Madrid?
“Se sono qui oggi è grazie a Paco Jemez, Felipe Miñambres e al Rayo Vallecano. Devo tutto a loro. Questa fase ha cambiato tutto”.

Genova?
“La conferma di ciò che ho fatto a Madrid. Una stagione storica per il club. Indimenticabile”.

Roma?
“Un grande club, davvero grande”.

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