Non c’è solo Astarita, non c’è solo il nuovo scandalo scommesse che ha colpito la Lega Pro e la Serie D. Sono arrivate, infatti, le prime squalifiche riguardanti i pagamenti in nero della Nocerina nei confronti di alcuni suoi ex giocatatori e collaboratori. Tra i nomi coinvolti, insieme ai vari Plasmati, ora al Leyton Orient, e all’agente di calciatori Antonio Rebesco, figurano due conoscenze dell’ambiente calcistico sannita. É stato inibito per 20 giorni e multato di 1333 euro, infatti, Ivano Pastore, ex direttore sportivo del Benevento nella scorsa stagione e Salvatore Galizia, attuale attaccante del Torrecuso, attualmente infortunato, che ha chiuso la stagione dopo il problema alla caviglia contro il Sorrento. La punta ha subito una squalifica di 20 giorni ed è stato multato di 5000 euro per aver intascato in nero 34.210 euro, soldi che andavano ben oltre il compenso pattuito con la società molossa. Lo stesso attaccante è stato rinviato a giudizio in un altro filone di indagini che riguarda la partita del campionato di C1 del 2008/2009 tra Gallipoli e Real Marcianise. La sfida si chiuse sul punteggio di 3 a 2 per i pugliesi, gara finita sotto inchiesta per frode sportiva e in cui fu coinvolto il “principe” Giuseppe Giannini, allora allenatore dei salentini.

Il giocatore aveva dichiarato di puntare al ritorno in campo per il play off del Torrecuso, di sperarci, ma questo stop chiude di fatto la sua esperienza con la società sannita che in un colpo vede due propri calciatori coinvolti in qualcosa che col calcio non ha nulla a che fare. Torrecuso ovviamente estraneo a tutti questi fatti, resta l’amarezza per aver avuto in rosa atleti che non hanno avuto un comportamento del tutto retto. E tutto ciò rende i sanniti solo vittime di queste assurde storie.

Fabio Tarallo

 

 

 

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