Apr
17
Greenpeace: denuncia la tragedia dei cetacei
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E’ allerta ambientale in Spagna per l’affondamento di un peschereccio russo di 120 metri di lunghezza, con 1.500 tonnellate di combustibile a bordo, a 15 miglia a sud dell’isola di Las Palmas, alle Canarie, riserva mondiale di cetacei, che sarà dichiarata prossimamente Luogo di Interesse Comunitario.
Il peschereccio ‘Oleg Naydenov’, battente bandiera russa, è affondato dopo aver registrato un incendio a bordo di grandi proporzioni ed essere stato allontanato ieri sera, intorno alle 22, dal porto di Las Palmas, dov’era alla fonda.
Al momento dell’incendio, avvenuto per cause in corso di accertamento, il peschereccio aveva i serbatoi carichi di gasolio, perché si apprestava a salpare dal porto di Las Palmas.
Per ordine della capitaneria, era stato allontanato dalla costa, nel timore che l’incendio potesse provocare danni alle infrastrutture portuali e dato che l’ingente quantità di acqua utilizzata per spegnere le fiamme, avevano provocato che si arenasse.
Dopo aver spento l’incendio in alto mare, con l’aiuto di un aereo del soccorso marittimo, il peschereccio è stato rimorchiato di nuovo verso il porto, ma si è inabissato a 15 miglia dalla costa delle Canarie.
Greenpeace denuncia la tragedia ambientale che si sta consumando in un paradiso dei cetacei.
“Esattamente come accadde per la petroliera “Prestige”, naufragata 13 anni fa al largo delle coste della Galizia – ricorda l’associazione ambientalista – invece di portare la nave verso un porto, dove sarebbe stata più facile la gestione dell’emergenza provocata dall’incendio a bordo, è stata portata in acque aperte, dove è naufragata ed è ora a 2.400 chilometri di profondità in un’area di correnti marine profonde, ad appena 15 miglia da una zona ad alta sensibilità ambientale, molto frequentata da diverse specie di cetacei e tartarughe marine”.
Il peschereccio russo Olev Nayvdon, “era stato denunciato ripetutamente da Greenpeace alla Commissione Europea perché impegnato in attività di pesca illegale in Senegal. Sia nel 2010 che nel 2012 la nave aveva cercato di nascondere nome e numero di matricola per evitare la denuncia. Anche le autorità senegalesi hanno denunciato più volte questa barca, l’ultima nel 2014, quando pescava nonostante nel 2012 le fosse stata revocata la licenza. Secondo i dati a nostra disposizione il combustibile del peschereccio, chiamato IFO 380, ha caratteristiche simili a quelle di quello impiegato dal Prestige, molto denso e viscoso, poco solubile in acqua.
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