Cirimido (Como), 23 marzo 2015 – In Italia nessuno ha ancora visto i suoi film, ma intanto la Francia sta per accogliere il suo cortometraggio. Tra pochi giorni, nella sale cinematografiche d’Oltralpe, arriverà «9 ondas», la produzione di Simone Saibene, regista di Cirimido, che ha scritto e diretto uno dei primi film prodotti in Spagna attraverso il metodo del crowdfunding, un azionariato popolare che è riuscito a coinvolgere oltre 230 persone. Saibene lo scorso anno è stato finalista nella categoria miglior film ai Mestre Mateo – i David di Donatello della Galizia, luogo in cui in questi ultimi tempi si è concentrata al sua produzione -, ma tra pochi giorni «9 ondas» sarà in distribuzione, non solo nelle sale cinematografiche spagnole ma anche in Francia. Rappresenterà infatti la penisola iberica in un ciclo di film spagnoli scelti dal cinema del comune francese di Quimper, dove sarà proiettato il 23 marzo, con la presenza di Saibene.

Il regista è stato inoltre invitato a presentare il film nella località di Vannes, in Bretagna, il 25 marzo. Il film, girato interamente in Galizia, racconta il tema dell’identità nel mondo contemporaneo, «attraverso un linguaggio semplice e senza artifici – spiega lo stesso Saibene – una sorta di naturalismo magico. È la storia di un uomo, interpretato dall’attore milanese Dario Merlini, che si ritrova al confine tra Galizia e Portogallo, dove perde la memoria bevendo a una fonte d’acqua». Origini strettamente comasche, dal 2006 al 2010 è stato responsabile della programmazione cinematografica della Fondazione Culturale San Fedele di Milano, ama nel frattempo si è occupato di cultura, collaborando con varie testate giornalistiche, radiofoniche, e con varie istituzioni culturali, in Italia e all’estero, tra cui l’Instituto Cervantes di Milano, il Centro Galego de Artes da Imaxe di La Coruña in Spagna, il Festival di Avanca in Portogallo, la Esap di Porto, sempre in Portogallo, e l’Università di Ourense. Come regista e sceneggiatore non è ai suoi esordi: al contrario, alle spalle ha diverse esperienze.

È infatti autore del documentario «Patmos» (Apocalypsi) girato in Grecia nel 2004, e del cortometraggio sperimentale «Il furto della zucca», del 2006, girato tra la Svizzera e l’Italia. Infine e del mediometraggio girato in Galizia «Ritorno a San Andrés». Da qualche tempo risiede in Spagna, dove ha fondato la casa di produzione e distribuzione Noveolas Producciones, con cui si è lanciato nel progetto di crowdfunding per «9 ondas». Non è il primo riconoscimento ricevuto da Saibene di recente: il suo ultimo cortometraggio, «Kuti Khanti», è stato selezionato a ottobre scorso per aprire il Free Spirit Film Festival, in Tibet, nella città del Dalai Lama.

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