L’esperto attaccante Salvatore Galizia è uno dei pezzi pregiati del Torrecuso che sta comandando in Serie D nel girone I, ma è anche un ex della Nocerina che giunse in prima posizione nel campionato 2010-2011. La squadra di Auteri aveva un parco attaccanti notevolissimo, per cui se le occasioni per lui non erano state tantissime comunque l’attaccante napoletano è lieto di aver fatto parte di un gruppo che sapesse vincere. Le promozioni sono aumentate anche per lui in quanto, nelle stagioni seguenti, ne ha ottenute con Ischia e Paganese. Ecco il ricordo reso da Galizia a TuttoNocerina.com.

“Fu una stagione straordinaria quella alla Nocerina, perché vincemmo il campionato ottenendo la promozione in B, e poi anche la Supercoppa. Il gruppo era fantastico, e io ho dei ricordi stupendi. Il campionato lo vincemmo non meritatamente, ma in maniera strameritata. Raggiungemmo la promozione avendo quindici punti di vantaggio sulla seconda, quindi fu un’annata eccezionale. Anche i tifosi erano stupendi e ci accompagnavano dappertutto, anche in trasferta”.

Per lei fu una delle stagioni in cui aveva giocato di meno (19 presenze e 3 gol), ma davanti a sé aveva giocatori come Catania, Castaldo e Negro, comunque ha partecipato attivamente a quella promozione.
“Sì, è vero, i tre attaccanti titolari facevano la differenza, ma c’erano anche Cavallaro, Petrilli e altri, oltre a me. Eravamo uno squadrone, perché avevamo tante soluzioni: chiunque giocasse, si vinceva. Quella fu la forza che ci accompagnò, l’importante era che la squadra facesse gol e vincesse”.

Però alla fine di quel campionato è dovuto scendere di categoria, quindi forse c’è anche del rammarico da parte sua per non aver potuto giocare in B?
“Diciamo che all’epoca la società e il direttore Pastore avevano fatto le loro valutazioni. C’era un problema di liste in Serie B, si potevano solo inserire un certo numero di giocatori, e dovetti scendere in Seconda Divisione, alla Paganese, con cui sono stato più protagonista perché ho giocato molto segnando parecchio, ottenendo la promozione in Prima Divisione”.

E la Nocerina è dovuta retrocedere direttamente in Eccellenza dopo gli abominevoli fatti di Salerno. Che ricordo ha di quanto avvenne un anno fa?
“Penso che la Nocerina in Eccellenza sia sprecata: con la storia e con i tifosi che ha, secondo me questa realtà sportiva per i suoi tifosi e per la sua importanza meriterebbe palcoscenici più alti. Per quanto riguarda i fatti di Salerno, sono stati fatti degli errori e forse la società non meritava di essere esclusa in corso d’opera. E’ stato esagerato”.

Al Torrecuso si può dire che lei non ha perso il fiuto del gol, perché è uno di quelli che hanno segnato di più, con una squadra che può essere tra le protagoniste. Come state vivendo questo periodo felice?
“Ci aspettavamo di partire bene, ma non così bene da trovarci in testa davanti a tutti, con sette vittorie consecutive e un pareggio. Io ho segnato 8 gol in otto gare e le cose stanno andando benissimo, ma non siamo una squadra inizialmente allestita per vincere il campionato. Comunque siamo un ottimo gruppo, abbiamo giocatori importanti, ma non siamo ancora al livello di Akragas e Agropoli. Se continueremo così potremo mettere comunque in difficoltà parecchie squadre”.

Se a metà campionato continuerete a essere in prima posizione, chissà che festa quando tornerete a giocare a Ponte…
“Certo, stiamo giocando in campo neutro senza tifosi e sarà così fino a fine anno, quindi nel momento in cui torneremo a giocare a Ponte potremo sperare anche di fare meglio di come stiamo facendo”.

Tornerebbe a Nocera in futuro, qualora le condizioni giuste dovessero maturare?
“Volentieri. Speriamo non tardi, perché l’età avanza… Comunque, a Nocera ti senti giocatore perché è una piazza importante. Mantengo tuttora un buon ricordo dei tifosi di Nocera perché sia in casa che fuori sembrava che giocassimo sempre in casa. Auguro loro di ritornare in categoria importanti come meritano”.

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