A Villa Flora a Ziano la storia del conflitto e la vita dei soldati al fronte

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Cent’anni fa scoppiava la Prima Guerra Mondiale. A un secolo dalla mobilitazione di tanti fiemmesi partiti verso la Galizia nella vana speranza di una rapida vittoria, inaugura sabato 2 agosto alle 17 a Ziano la mostra «Fiemme nella Prima Guerra Mondiale», a cura della Comunità Territoriale della Valle di Fiemme, attraverso i membri del Tavolo Grande Guerra, in stretta sinergia con il Comune di Ziano, non solo in quanto proprietario della sede di Villa Flora, ma come partner attivo e propositivo.
La mostra è stata ideata per coprire l’intera durata del Centenario, in modo tale da poter trattare in maniera approfondita, e a distanza di un secolo esatto, quanto avvenuto in ogni singola annata del conflitto, accompagnando i visitatori in un viaggio ideale e suggestivo attraverso i luoghi e gli avvenimenti che scandirono il tragico conflitto.
L’esposizione del 2014 illustrerà la situazione dell’Europa alla vigilia del primo conflitto mondiale e il coinvolgimento massiccio dei soldati trentini che, in quanto sudditi dell’Impero Austro-Ungarico, furono inviati a combattere in Galizia. 
 
«Abbiamo raccolto numerosi oggetti e testimonianze dell’epoca: tramite questi reperti abbiamo voluto raccontare storie, umanizzare il conflitto, andare oltre una mera ricostruzione storica o militare, – spiega Silvia Delugan, responsabile del Progetto Cultura della Comunità Territoriale, nonché curatrice della mostra insieme a Fulvio Vanzo. – Nelle cantine della villa abbiamo ricreato tre emozioni: si tratta di tre ambientazioni differenti, molto suggestive. La prima si intitola Al servizio dell’imperatore e racconta la vita quotidiana dei soldati attraverso i loro oggetti e registrazioni audio di lettere dal fronte e canti di guerra.
«La seconda cantina è Il canto cupo della battaglia, il lato più cruento della guerra, con armi, medicine, attrezzi medici da campo.
«Nella terza, Nel ventre della terra, è stata ricostruita dall’artista fiemmese Marcella Dagostin una tipica trincea galiziana con vegetali e giunchi intrecciati. Quasi al buio, l’odore penetrante della terra, lo spazio angusto: per il visitatore sarà facile immedesimarsi nella solitudine, nella paura, nella nostalgia dei soldati.»
 
Nel piano rialzato della Villa, che all’epoca sede del comando della 13a brigata da montagna austro-ungarica, trova spazio anche la storia dell’ingegnere e ufficiale dell’esercito Ermanno Delugan, personaggio che all’epoca fece molto per la gente del posto, tanto che veniva chiamato il «padre della Valle di Fiemme».
Il programma dell’inaugurazione prevede il ritrovo in piazza Italia a Ziano alle 17, con partenza alle 17.15 del corteo guidato dalla banda sociale di Cavalese.
Alle 17.30 commemorazione dei Caduti presso il cimitero militare austro-ungarico e a seguire prosecuzione del corteo fino a Villa Flora.
Alle 18 l’inaugurazione. In caso di maltempo la sfilata verrà annullata e il ritrovo sarà direttamente a Villa Flora alle 17.
Da domenica la mostra sarà aperta con orario 16-19 e 20.30-22.30. Giorno di chiusura lunedì.

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