Feb
17
Da settimane i pescatori della Galizia (Spagna) erano costretti a restare sulla terraferma per le pessime condizioni del mare. Una tempesta dopo l’altra hanno sferzato il mar Cantabrico fin da fine dicembre, e il mare troppo agitato ha impedito a pescherecci di medie e grandi dimensioni di prendere il mare. Un grosso problema per l’economia locale, che da quando è esplosa la bolla immobiliare vede come uno dei principali pilastri il settore peschiero.
Oggi purtroppo, secondo giorno di relativa calma dopo settimane di mare impossibile, un incidente mortale ha segnato la giornata. Un peschereccio che era uscito per pescare approfittando delle condizioni meteomarittime migliori (ma si trattava pur sempre di un’allerta media, dopo settimane di allerta massima), è colato a picco al largo della costa della Galizia, in una zona conosciuta per la presenza di fortissime correnti. Uno dei due pescatori a bordo è morto, l’altro è stato salvato.
La flotta peschiera gagliega non si azzarda ancora a calcolare i danni che le continue burrasche delle settimane scorse hanno causato all’industria, ma certamente le perdite sono gravi. Per non parlare dei rischi che i pescatori si sobbarcano ogni giorno: meno giorni in mare, meno soldi entrano e così c’è chi si spinge al largo nonostante le condizioni meteo cattive, rischiando fortemente incidenti.
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