Il maltempo che ha colpito l’Europa del Nord non ha risparmiato una delle tappe-simbolo del cammino di Santiago di Compostela, il Santuario alla Vergine della Barca a Muxia, colpito da un fulmine è stato distrutto oggi dalle fiamme. «È bruciato», riportano siti online della stampa galiziana ricordando che si tratta di uno dei siti «più antichi e importanti della Galizia». Le fiamme – secondo le prime ricostruzioni della polizia di Muxia – sono scoppiate stamattina, giorno di Natale, distruggendo l’altare ed il soffitto del Santuario risalente al periodo tra l’XI e il XII secolo.

Si ritiene che la causa dell’incendio sia stato un fulmine che avrebbe colpito un trasformatore elettrico vicino alla costruzione. Il santuario è una delle tappe finali del lungo cammino di Santiago di Compostela, dove i pellegrini possono spingersi per vedere l’oceano dopo aver toccato completato il percorso che dalla Francia e la Spagna, ma anche dall’Italia, attraverso la via Francigena, li porta a Santiago.

Le fiamme hanno impiegato poco tempo a fare il loro corso. Ora si sta facendo la conta dei danni che sembrano gravissimi: La pala dell’altare centrale è stata completamente distrutta dal fuoco. Anche gli altari laterali sono stati bruciati, anche se non nella loro interezza. Sono state risparmiati elementi di poco valore culturale come confessionali e banchi.

Sono intervenute per spegnere il fuoco squadre di vigili e della protezione civile della città e di località vicine. Il sindaco di Muxia Felix Porto ha dichiarato al quotidiano El Mundo che le fiamme hanno fatto la loro comparsa verso le 6:45 di stamane probabilmente a causa di un fulmine. «Le fiamme – ha dichiarato – hanno provocato dannni irreversibili. La costruzione del santuario è completamente distrutta. Le poche cose che si sono salvate sono un confessionale, qualche immagine e poco altro».

Porto ha poi spiegato di aver avuto una telefonata da parte del presidente della Giunta Alberto Nunez Feijoo con con cui gli veniva comunicata la vicinanza delle istituzioni locali: «E’ una giornata nera per tutta la regione – ha dichiarato – nessuno poteva aspettarsi che il santuario sarebbe stato distrutto in sole due ore».

Anche Il ministro dell’istruzione e della cultura della Giunta della Galizia Jesús Vázquez si è fatto sentire, assicurando che raggiungerà il sito del disastro quanto prima per fare la valutazione dei danni.

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