Oct
24
Ragusa – Sette condanne e cinque assoluzioni per mancanza di prove al termine del processo per la gestione, negli anni compresi tra il 2005 e il 2007, delle Opere Pie di Ragusa e Scicli.
Il Collegio Penale del Tribunale (Barracca, Scollo, Schininà) ha condannato a tre anni di reclusione, Antonino Lo Savio per abuso d’ufficio e truffa, due anni di reclusione ha inflitto a Nicolò La Barbera, e un anno ciascuno all’ex consigliere provinciale del Pdl, Silvio Galizia, alla moglie Rosy Iacono, Alberto Lo Savio, Lucia Cappuzzello e Francesco Parisi, accusati di abuso d’ufficio.
Il processo era scaturito da un’indagine svolta dalla Digos della Polizia sotto la direzione del procuratore capo Carmelo Petralia.
L’inchiesta ha passato ai raggi x la gestione delle Opere Pie negli anni tra il 2005 e il 2007.
A giudizio erano andate dodici persone nell’ambito della gestione delle Ipab di Ragusa e Scicli. Si erano costituiti parte civile dell’Asp 7, rappresentata dall’avvocato Danilo Vallone, l’Ipab di Ragusa e Scicli assistite dall’avvocato Cesare Borrometi.
Il Tribunale aveva unificato il fascicolo degli undici imputati rinviati a giudizio con quello di Silvio Galizia. Quest’ultimo, infatti, aveva chiesto il giudizio immediato, sollecitando spontaneamente di essere processato senza passare dal Gup. A carico del Galizia era stato ipotizzato reato di abuso d’ufficio in concorso con l’ex commissario delle Opere Pie riunite di Ragusa e Scicli, Antonino Lo Savio, essendo stata contestata la legittimità della sua assunzione quale segretario direttore.
Sono stati assolti Evelina Cicero, Laura Puzzo, Liliana Trovato, Salvatore Guarino e Angela Busacca.
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