PINACOTECA DI BRERA
08 10 13 12 01 14 – Milano

La Pinacoteca di Brera possiede un ingente patrimonio di dipinti dei principali protagonisti del Seicento lombardo, realizzati a partire dallet di Federico Borromeo fino alla successiva stagione barocca e alla svolta classicista della seconda Accademia Ambrosiana: per ragioni di spazio per la sezione ad essi dedicata nel percorso museale ne presenta un numero molto ridotto.
Scopo principale di questa mostra dunque di consentire la visione da parte del pubblico di un gruppo piuttosto nutrito di significative opere lombarde del XVII secolo, in massima parte restaurate negli ultimi decenni con finanziamenti ministeriali e di privati, normalmente sottratte allattuale percorso espositivo. La selezione presentata, comprendente 46 opere, tende a privilegiare i dipinti di grande formato, difficilmente movimentabili al di fuori del circuito del museo; ben 21 sono i dipinti dai depositi interni ed esterni di Brera, tutti destinati ad essere esposti nel futuro progetto museale denominato Grande Brera.
Fra di essi sono quattro importanti pale daltare, tre delle quali firmate e datate: di Fede Galizia il Noli me tangere (1616), della maturit di Carlo Francesco Nuvolone lAssunzione della Vergine (1648), ormai pienamente barocca, e di Giuseppe Nuvolone il San Francesco in estasi (1650), in deposito presso la chiesa parrocchiale di Cornate dAdda; di Giovan Battista Crespi detto il Cerano invece il Cristo nel sepolcro, san Carlo e santi (1610 circa), fino a qualche mese fa in deposito presso la chiesa milanese di Santo Stefano. Per loccasione di questa mostra i dipinti di Fede Galizia e del Cerano sono stati oggetto di restauro (2013), con interventi finanziati rispettivamente da DLA Piper e dai Rotary Club di Milano Nord e Milano Visconteo.
Accanto al Noli me tangere di Fede Galizia, uno dei rari dipinti di grande formato della pittrice milanese, nota soprattutto per la produzione di ritratti e nature morte, viene presentato una poco conosciuta tela di Agostino Santagostino, Il congedo di Cristo dalla madre (nono decennio del XVII secolo), che con quella della Galizia illustrava episodi della vita di Maria Maddalena entro la distrutta chiesa del monastero femminile agostiniano dedicato alla santa in Milano.
Lesposizione rende possibile proporre, pur selettivamente attraverso tre opere, limportante serie dispersa dei cicli di dipinti gi realizzati per la Sala dei Senatori in Palazzo Ducale (oggi Palazzo Reale) a Milano. A dare inizio alla decorazione dellambiente era stata lAndata al Calvario di Daniele Crespi, eseguita alla met degli anni venti, offerta al Senato dal cardinale Cesare Monti, grande collezionista. Dal ciclo delle Storie della Passione di Cristo, provengono lOrazione nellorto di Giovanni Stefano Montalto e la Flagellazione di Giuseppe Nuvolone, entrambe ancora nelle ricche cornici dorate originali ed eccezionalmente presentate ora a fianco dellopera di Daniele Crespi. Probabile ispiratore, se non diretto committente della decorazione della sala, con il ciclo della Passione e con quello dedicato al tema delle Allegorie della Giustizia cristiana, era stato Bartolomeo Arese, Presidente del Senato di Milano (1660-1674), mecenate e protagonista della vita politica cittadina nei decenni centrali del XVII secolo.
Il percorso espositivo comprende altri dipinti di soggetto sacro di piccolo e medio formato, tra i quali si segnalano il bozzetto per una pala daltare nella Certosa di Pavia di Morazzone (La Madonna del Rosario con san Domenico e due angioletti), la tavoletta di Cerano con San Giorgio e il drago e la Nativit e adorazione dei pastori di Giuseppe Vermiglio, commovente espressione del realismo lombardo di un pittore sensibile al dettato caravaggesco.
Una nutrita sezione dedicata ai ritratti, nella quale sono prevalenti ritratti e autoritratti di pittori milanesi e lombardi appartenuti al cosiddetto Gabinetto de ritratti costituito da Giuseppe Bossi, allinizio dellOttocento segretario dellAccademia di Brera e tra i promotori del museo braidense. Tra di essi si segnalano il felice ritratto di gruppo della famiglia Nuvolone in concerto, realizzato a met del XVII secolo dai due fratelli Carlo Francesco e Giuseppe, e lAutoritratto di Giulio Cesare Procaccini, dipinto un anno prima della morte nel 1624, ora presentati insieme ad altre opere, tra le quali la coppia dipinta dal valsesiano Tanzio da Varallo (considerati un tempo effigi dellartista e della di lui consorte) e il ritratto dovuto a Francesco Cairo del pittore perugino e scrittore darte Luigi Scaramuccia, appartenuti anchessi al Gabinetto bossiano.
A completamento del percorso espositivo, dalla ricca collezione del Gabinetto dei disegni della Pinacoteca di Brera si presentano otto significativi fogli di pittori diversi, tra i quali spiccano Cerano, Morazzone e Moncalvo.
Comuni denominatori di grande fascino che accomunano gli artisti riferibili alla scuola pittorica lombarda del XVII secolo e che emergono nelle opere in mostra sono da un lato il senso corposo della materia pittorica e dallaltro luso scenografico degli effetti luministici.


Seicento Lombardo a Brera
Capolavori e riscoperte

Artisti: Fede Galizia, Carlo Francesco Nuvolone, Giuseppe Nuvolone, Giovan Battista Crespi detto il Cerano, Agostino Santagostino, Daniele Crespi, Giovanni Stefano Montalto, Morazzone, Giuseppe Vermiglio, Giulio Cesare Procaccini, Tanzio da Varallo, Luigi Scaramuccia.

Inaugurazione: marted 8 ottobre ore 18.00
Periodo: 08/10/13 – 12/01/14

PINACOTECA DI BRERA
via Brera, 28
Milano

Tel. 02 72263257
E-Mail
Web

Catalogo: Skira editore

Ufficio Stampa:
LUCIA CRESPI
Tel. 02 89401645
E-Mail

Comments

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.