Macchinista della strage di Santiago è in libertà vigilata

Ascoltato dal giudice, incriminato per omicidio perimprudenza

Santiago de Compostela, 29 lug. (TMNews) – Il macchinista del treno deragliato mercoledì a Santiago di Compostela è stato ufficialmente incriminato ieri per “79 casi di omicidio per
imprudenza” ma è stato rimesso in libertà vigilata. Francisco
José Garzon Amo, 52 anni, è sospettato di non avere frenato in
tempo, arrivando ad una velocità troppo elevata alla curva della
strage. Il limite previsto era di 80 chilometri orari.

Ascoltato ieri per quasi due ore dal giudice Luis Alaez, il conducente del treno è stato “incriminato per 79 casi di omicidio e una quantità di eventi che hanno provocato lesioni, tutti compiuti per imprudenza professionale”, ha annunciato il
Tribunale regionale della Galizia.

Garzon, che era in stato di fermo, è stato rimesso in libertà
poiché il magistrato ha stabilito che “non esiste pericolo di
fuga né di distruzione delle prove”. Il macchinista dovrà però
presentarsi ogni settimana in tribunale e non potrà lasciare il
territorio spagnolo senza apposita autorizzazione del giudice. La sua licenza di conducente è stata ritirata per i prossimi sei
mesi.

Garzon Amo secondo l’accusa non ha frenato in tempo, arrivando ad una velocità di circa 190 Km/h alla curva della strage dove il limite previsto era di 80 chilometri orari. L’accusa dunque è per imprudenza professionale. In Spagna però si è scatenata la polemica, dopo la decisione del tribunale galiziano di concedere la libertà vigilata, in molti infatti per la gravità dell’episodio ritengono che il macchinista non doveva essere scarcerato.

Stasera nella cattedrale di Santiago i funerali solenni delle vittime, col premier Rajoy.

http://www.lamoncloa.gob.es/home.htm

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