Primi passi dell’inchiesta in Galizia. Il conducente sarà interrogato domenica

“E’ previsto che i funerali si celebreranno alle 19”, ha detto un portavoce della cattedrale di Santiago de Compostela. Il governo regionale della Galizia aveva detto di lavorare per organizzare i funerali solenni sottolineando che “la priorità era quella di portare assistenza ai feriti, alle famiglie e identificare le vittime”

Il deragliamento dal video delle ferrovie galiziane

ROMA –

Sarà interrogato domani Francisco José Garzón Amo, il macchinista del treno deragliato mercoledì pomeriggio alla periferia del capoluogo galiziano con un bilancio di decine di morti. Lo si è appreso da fonti del Tribunale superiore di giustizia della Comunidade Autónoma de Galicia. Il magistrato inquirente, Luis Aláez, ha 72 ore di tempo per interrogare Amo dal momento dell’arresto, disposto giovedì sera alle 20, momento dal quale il macchinista é piantonato  in una stanza di ospedale per una ferita alla fronte. Arno  con il magistrato che lo interrogava ha fatto scena muta, avvalendosi della facoltà di non rispondere.    Subito dopo il deragliamento causato dall’alta velocità alla quale non aveva messo un freno, il conducente si era mostrato disperato esclamando addirittura di voler morire e aveva rivelato di viaggiare a 190 all’ora. E’ accusato di negligenza grave e rischia da 12 fino a 312 anni di carcere. I familiari delle vittime e i feriti potranno inoltre chiedere a lui e alla società ferroviaria “Renfe” un risarcimento fino a 150 mila euro ciascuno.
Intanto Santiago de 
 Compostela è una città spenta. Gli abitanti e i pellegrini con i loro zaini girano mesti per i vicoli e si recano alla cattedrale senza lo spirito della festa. Ieri per la Spagna primo giorno di lutto nazionale per i 78 morti del deragliamento del treno maledetto.  E’ anche stato il giorno in cui si comincia a comprendere meglio cosa è accaduto in quella curva a poco più di tre chilometri dalla città che ospita la tomba di San Giacomo l’Apostolo. Intanto, è sceso il numero ufficiale degli scomparsi: sono 78 e non 80, come avevano annunciato all’inizio le autorità galiziane, spiegando che resti umani che si pensava appartenessero a più persone sono invece della stessa. Ci sono ancora 32 feriti gravi però, e si teme per la vita di almeno cinque di loro.

Ieri sono state identificate anche delle vittime straniere e si è avuta conferma che tra loro vi è un giovane italiano, Dario Lombardo, 25 anni. Viveva con i genitori in Germania, ma era tornato al paese d’origine, Forza D’Agrò, nel messinese, per studiare all’università.  A Santiago sarebbe dovuto arrivare in aereo ma a Madrid avrebbe dovuto aspettare altre sette ore il volo. La scelta del treno maledetto gli è  stata fatale.

Oggi si è saputo che i funerali dei 78 morti si terranno lunedì 29 nella Cattedrale  di Santiago. “E’ previsto che i funerali si celebreranno lunedì alle 19”, ha detto un portavoce della stessa cattedrale. Il governo regionale della Galizia aveva detto “di lavorare per organizzare i funerali solenni” sottolineando che però “la priorità era quella di portare assistenza ai feriti, alle famiglie e identificare le vittime”.

 


Ultima Modifica: 28 luglio 2013, 08:40

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