(dell’inviato Antonio Andreucci)   
   (ANSAmed) – SANTIAGO DE COMPOSTELA – La distrazione fatale potrebbe essere stata quella del telefono. Il macchinista del treno deragliato a Santiago di Compostela, impegnato a parlare al cellulare, non si sarebbe così accorto degli allarmi sull’eccessiva velocità, 190 chilometri orari invece degli 80 previsti in quel tratto. E’ questa una delle ipotesi sulle quali stanno lavorando gli investigatori che cercano riscontri attraverso tabulati e le celle di quella zona.
   Nel terzo giorno di lutto nazionale per le 78 vittime della strage, la magistratura ha formalizzato l’accusa di omicidio ”per negligenza” plurimo, ovvero colposo, nei confronti di Francisco Jose’ Garcia Amo. L’uomo ha lasciato l’ospedale, dove era in stato di detenzione da due giorni, e si trova in una cella di sicurezza di un commissariato top secret di Santiago. Sarà ascoltato domani dal magistrato inquirente, Luis Alaez, dopo che ieri sera si era avvalso della facoltà di non rispondere agli agenti di polizia giudiziaria che gli avevano contestato una prima imputazione per negligenza.
   Il macchinista è accusato chiaramente dai vertici di Adif (l’Amministrazione delle infrastrutture ferroviarie) e di Renfe (la società che gestisce le ferrovie spagnole) per non aver rispettato i protocolli previsti per quel tratto e di essere,
quindi, il responsabile del disastro.    Il presidente di Renfe, Julio Gomez Pomar, ha sostenuto che il macchinista conosce benissimo i protocolli e la stessa linea,
per esservi passato almeno una sessantina di volte. Quello dell’Adif, Gonzalo Ferre, ha aggiunto che sapeva di dover frenare 4,5 chilometri prima della curva ”A Grandeira”. Un modo anche per prepararsi ai processi e cautelarsi in caso di risarcimento, che potrebbe arrivate fino a 150 mila euro per ciascun familiare delle vittime o ferito.
   Ma in un editoriale ‘El Pais’ li mette sotto accusa: ”Ciò che dicono ai cittadini interessa relativamente. Ciò che vogliono sapere è se le linee dell’alta velocità sono sicure davvero, se si può garantire la sicurezza a prescindere dalla discrezionalità del macchinista. Invece loro non fanno una conferenza stampa, preferendo intervenire con dichiarazioni e comunicati”, evitando il contraddittorio.
   Che il tratto Ourense-Santiago non sia da Alta velocità lo ha confermato all’ANSA lo stesso presidente della Galizia, Alberto Nunez Feijoo: ”Lo sanno tutti e non è classificato in questo modo. Sarà completato, e quindi avrà tutti i requisiti, entro il 2018. Ora è un tratto normale. Comunque, l’alta velocità in Spagna è ottima”.
   E’ stato infine confermato che i funerali di Stato si terranno lunedì alle 19 nella cattedrale di Santiago. Non vi saranno 78 bare in quanto molte sono state trasportate alle località di origine delle vittime. Mancherà anche quella dell’italiano Dario Lombardi, che sarà tumulato a Forza D’Agro’ (Messina), dove abitava con i parenti per frequentare l’università. Oggi i suoi genitori, che vivono in Germania, sono partiti per la Sicilia.(ANSAmed).

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