Jul
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LAIVES. Nel futuro della zona sportiva Galizia a Laives, c’è anche un anello ciclabile. Non si tratterà di un vero e proprio velodromo, comunque, quanto piuttosto di una pista ad anello sulla quale ci si potrà allenare pedalando in tutta sicurezza. Il costo previsto per quest’opera ammonta a 933 mila euro, dei quali 279.900 saranno messi dal Comune di Laives, mentre il resto arriverà dalla Provincia, in base alla convenzione che il sindaco Liliana Di Fede dovrebbe sottoscrivere con il governatore Luis Durnwalder e l’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner all’inizio della nuova settimana.
«Per l’anello ciclabile – aveva già spiegato il sindaco di Laives – la Provincia si occuperà anche della progettazione, della predisposizione del bando di gara e quindi della costruzione, mentre noi, come Comune, metteremo ovviamente la nostra parte di soldi dei 933mila euro complessivi previsti».
L’anello ciclabile era uno dei sogni nel cassetto delle società ciclistiche locali, la Mendelspeck in primis, che seguono tanti ragazzini appassionati di ciclismo e che per gli allenamenti si devono arrangiare lungo le strade delle zone produttive oppure devono avventurarsi su strade trafficate, con i rischi che ne conseguono.
Ma, prima di tutto, occorrerà bonificare l’area dove è previsto l’anello, un’area, di proprietà del Comune di Laives, che un tempo ha ospitato anche la discarica del Comune di Bolzano e che attualmente è in parte occupata dai cumuli di materiali inerti prodotti dalla perforazione della galleria per la variante alla statale 12 tra Pineta e Laives sud.
«Una volta terminato il lavoro per la variante – spiega il sindaco Liliana Di Fede – anche gli inerti accumulati dovranno essere eliminati da dove si trovano per far posto appunto al progetto dell’anello ciclabile».
L’anno scorso, quando ancora si discuteva di cittadella dello sport per ospitare l’Fc Alto Adige, il consigliere Paolo Castelli (Laives 5 stelle) aveva messo in guardia dall’intervenire proprio in quella zona dell’ex discarica dove il sottosuolo potrebbe ancora riservare spiacevoli sorprese di inquinamento causato proprio dalla ex discarica.
Al proposito Castelli aveva anche illustrato uno studio idrogeologico a sostegno della sua tesi, studio che consigliava di non utilizzare l’acqua delle falde esistenti per il rischio che fosse effettivamente inquinata.
«Le verifiche che abbiamo raccolto sono tranquillizzanti – dice a sua volta Liliana Di Fede – e quindi possiamo proseguire con questo progetto, che del resto riguarda la superficie fra la zona sportiva Galizia e l’abitato di Pineta».
Avanti quindi con l’anello ciclabile, per la gioia di tanti amanti dei pedali, perché, firmata la convenzione, il finanziamento è garantito e sarà la Provincia, come detto, a occuparsi di progettazione e appalto dei lavori. La struttura sarà anche un “trait d’union” fra la zona sportiva Galizia e l’abitato di Pineta, perché da lì dovrebbe anche passare il collegamento pedociclabile che supererà la variante proprio nei paraggi del portale nord della galleria vicino a Pineta.
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