Marco Deambrogio è un uomo che ha trovato il coraggio di cambiare vita, di regalarsi la libertà di scegliere cosa fare domani e il giorno dopo ancora. Viaggiatore solitario di professione, per lui alzarsi una mattina e partire è la cosa più facile del mondo. Ha attraversato a piedi, da solo, l’Alaska e la Nuova Guinea, ha raggiunto il Polo Nord con gli sci al seguito di una spedizione scientifica russa e ha attraversato tutti i deserti australiani, semplicemente perché voleva farlo. Nel 2001 è salito a cavallo della sua motocicletta e, in otto mesi, ha esaudito un sogno: fare il giro del mondo, percorrendo ben 57.000 chilometri. Sempre in moto, ha raggiunto Kabul in tempo di guerra per portare una donazione a Emergency e un messaggio di pace. A volte se le vista brutta ma grazie al suo spirito ottimista e una buona dose di coraggio, è sempre tornato a casa, più felice di prima. Ha anche percorso Venezia-Pechino, seguendo l’antica “Via della seta” e si è inoltrato in aree di conflitto come le repubbliche caucasiche e la Cecenia, arrivando fino in Libano e in Siria. Come viaggiatore, insomma, si è preso le sue belle soddisfazioni.

Dalla sua ultima impresa, sempre in solitaria e a piedi, è nato il suo terzo libro: “Le tre vie della vita. Il mio cammino di Santiago“. Un libro che abbiamo letto tutto d’un fiato e al termine del quale abbiamo pensato: «adesso lo faccio anche io». Ottocento chilometri percorsi solo con la forza delle sue gambe, proprio come un vero pellegrino. «Una mattina mi sono svegliato dopo un sogno strano, sentivo che dovevo partire di nuovo ma non avevo le idee chiare. Mi sono acceso una sigaretta, mi sono seduto sotto un albero e ho ricordato la conversazione avuta con un’amico sui pellegrinaggi e le antiche Vie”, ci racconta Marco. «Da li a decidere di partire, è stato un’attimo». Tempo due giorni ed era già in viaggio. «Da Alessandria, in auto sono arrivato a Saint-Jean-Pied-De-Port, la località da cui ufficialmente inizia il cammino francese per Santiago de Compostela (una delle “tre vie della vita”). Li ho lasciato la mia Cinquecento e ho iniziato a camminare».

Per 41 giorni ha percorso circa 20 chilometri al giorno. Ha incontrato molte persone  lungo il cammino, aperto il suo cuore a una di queste e riscoperto la fede. Ha superato quello che per lui era un’impresa quasi impossibile. «Sulla carta il mio fisico era malandato, avevo una brutta fascite il pensiero di camminare per 6 o 8 ore al giorno era semplicemente da incoscienti”. Eppure, è andato tutto bene. Come lo spieghi? « L’organismo umano è come una pianta, più lo tiene all’aria aperta, più si rigenera. E così è successo a me». Il cammino gli ha dato la forza necessaria, dopo aver tanto vissuto, per cambiare di nuovo il proprio destino e gli ha regalato il suo ultimo libro, vivido diario di viaggio e confessione senza filtri, che ispira e insieme consiglia chiunque voglia seguire i suoi passi, metaforicamente o concretamente. «Questo viaggio mi ha lasciato molto. Oggi sono più sereno. È un’esperienza che consiglio a tutti».

Volete partire anche voi? Non è difficile, basta avere tempo e coraggio. Il “cammino” che ha fatto Marco lo possono fare tutti. E il costo è più che accessibile, «tra dormire e mangiare non si spendono più di 20-30 euro al giorno». Sulla strada si incontrano persona di ogni età, in cammino per motivi diversi. Ecco come organizzarsi in cinque semplici mosse:

Prima cosa da fare? Procurarsi la credenziale del pellegrino, ovvero un documento di viaggio che attesta l’identità, distingue un vero pellegrino da ogni altro viaggiatore e permette di usufrire di prezzi agevolati negli ostelli incotrati lungo il cammino.

Secondo, preparare uno zaino sensato, il cui peso non superi il 10% del proprio peso corporeo. Un cambio da lavare e gestire giorno dopo giorno, scarpe comode per camminare (meglio due diverse, come ha fatto Marco, e no all’infradito anche se fa caldo) e, ovviamente, l’indispensabile per lavarsi e mantenersi in salute.  

Terzo (per i dipendenti da tecnologia) portarsi solo un cellulare con fotocamera incorporata e il suo relativo caricatore. Da usare con moderazione, sul cammino è bello godersi il silenzio dei propri pensieri, la natura e gli incontri inaspettati. Ma è anche giusto, ogni tanto, dare notizie a chi è rimasto a casa.

Quarto, decidere il percorso, quello che ha fatto Marco è il Camino Francés, la più importante e famosa strada tra quelle che compongono il cammino di Santiago di Compostela. È lungo circa 800 km (non esiste una versione unica di questo percorso), inizia a Saint-Jean-Pied-de-Port, versante francese dei Pirenei e porta a Santiago de Compostela, in Spagna, dopo aver attraversato le regioni Navarra, La Rioja, Castiglia e León e Galizia, e le città di Pamplona, Logroño, Burgos e León.

Quinto, lasciarsi andare e ascoltare se stessi. Camminare in solitaria quando si ha voglia, unirsi ad altri pellegrini quando se ne sente l’esigenza. Non trasformare il cammino in un’impresa da record, se siete stanchi, fermatevi, se non state bene, curatevi. E se una sera vi va, regalatevi una notte in albergo invece che dormire in ostello. Il giorno dopo sarete più riposati.

Per consigli e ispirazione, potete scrivere a Marco e consulatre il sito di Santiago Turismo.

Cosa ne pensi?

Ultimi Articoli_

23 MAGGIO ‘13 

La sfera rossa che gira il mondo

È già stata in Australia, Inghilterra, negli Emirati Arabi, negli Stati Uniti, in Canada, in Cina, in Spagna e in Francia. Gira il mondo da più di dieci anni, ma non è ancora arrivata in Italia. Secondo noi sarebbe perfetta per la 55° Biennale di Venezia. Ecco come fare per invitarla

di Chiara Hughes


23 MAGGIO ‘13 

Le dieci mete più amate del mondo

Iniziamo dalla prima, ovvero Parigi: è lei in assoluto la prediletta dai turisti. Ma nella top ten mondiale stilata da Tripadvisor compaiono anche ben tre città italiane (Roma, Venezia Firenze) e l’Europa spopola più di America e Australia. Scoprite qui tutte le classifiche dei Travelers’ Choice Destinations Awards 2013 assegnati in base alle vostre recensioni

di Redazione Traveller


23 MAGGIO ‘13 

Le dieci mete più amate in Europa

Parigi vanta anche il primato di più amata dai turisti anche tra le città d’Europa, mentre l’Italia si posiziona ancora nella top ten con Roma, Venezia, e Firenze. Ma quali località occupano gli altri posti della classifica europea stilata da Tripadvisor? Leggete qui!

di Redazione Traveller


23 MAGGIO ‘13 

Le dieci mete più amate d’Italia

Secondo i turisti di tutto il mondo le città italiane assolutamente imperdibili sono Roma, Venezia, Firenze, ma la vera sorpresa nella classifica stilata da Tripadvisor è l’Emilia Romagna che compare nella top ten nostrana con quattro località. Quali? Lo scoprirete leggendo qui!

di Redazione Traveller


22 MAGGIO ‘13 

Il Festival degli esploratori

Navigare sul Po, addormentarsi in un vecchio mulino ascoltando antiche leggende, scoprire la Grecia con Vinicio Capossela: dal 25 maggio al 2 giugno in Emilia Romagna c’è It.a.cà, il festival del turismo responsabile

di Carlotta Garancini


Open all references in tabs: [1 – 3]

Comments

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.