Gli ospiti hanno condotto le danze nel primo tempo, trovando il vantaggio al 44′ con una pregevole punizione dai trenta metri trasformata da Mattera. Il pareggio lo ha firmato al quarto d’ora della ripresa l’ex Chiaria. Peloritani più volte vicini alla rete del 2-1, che gli avrebbe consentito di centrare la qualificazione alla fase finale in programma in Toscana. Match godibilissimo al San Filippo.

Il pre-partita. Per la sfida decisiva del triangolare 3 della Poule Scudetto, Catalano ripropone il consueto 4-4-2 e conferma Quintoni nell’undici di partenza. Partono invece dalla panchina Cucinotta, Savanarola e Cocuzza, che ha saltato qualche seduta di allenamento in settimana. Gli ospiti schierano tra i titolari Elio Nigro, ex Sapri ed Ebolitana, cugino del centrocampista peloritano Maiorano, che rientra in mezzo al campo. L’elemento sulla carta più quotato l’attaccante Masini, affiancato in passato anche al Messina. Il grande ex è Chiaria, autore di una sola rete in sette gare con la maglia dell’Ischia e già in doppia cifra in riva allo Stretto, dove è approdato al termine del girone di andata. Sugli spalti del San Filippo oltre 1.500 spettatori, con discreta rappresentanza di sostenitori ospiti. Come tradizione, il tifo organizzato si fa comunque sentire. Il Messina scende in campo con la maglia bianca, calzoncini e calzettoni rossi. Divisa interamente blu con inserti gialli per l’Ischia, che Campilongo schiera con uno spregiudicato 4-3-3.

La cronaca. In avvio si fanno preferire gli ospiti, che peccano soltanto in fase di finalizzazione. Al 10′ Masini ruba palla e serve di tacco Armeno: la sua conclusione viene ribattuta da Lagomarsini in uscita ed infine è Galizia a concludere debolmente a lato. In Curva Sud viene esposto uno striscione dedicato all’Avellino, fresco di promozione in serie B: “Brindiamo con i lupi” lo slogan prescelto, accompagnato da un coro dedicato ai biancoverdi. Al 16′ ottima la risposta del portiere peloritano sulla girata in area di Longo, respinta con i pugni: splendida l’azione corale con la quale l’Ischia ha percorso sessanta metri di campo prima di arrivare al tiro. Al 19′ l’estremo difensore di casa si ripete sulla punizione dalla lunga distanza di capitan Mattera, bloccata agevolmente in due tempi. Al 28′ infine Lagomarsini respinge anche la conclusione di potenza dalla distanza di Tito, che si era messo in evidenza con una grande progressione sulla corsia sinistra. A scuotere un Messina fin qui poco incisivo è capitan Corona, che prende palla nella propria trequarti, macina metri seminando avversari in serie ed ottiene infine una punizione nella trequarti opposta. Al 31′ ci riprova Tito, ma questa volta la sua conclusione a giro si spegne di poco a lato. Al 33′ Mennella evita il corner, bloccando una botta da fuori di Re Giorgio, rintuzzata da un difensore. Il portiere ospite si ripete al 40′, quando blocca la conclusione strozzata di Bucolo che ci aveva provato dal limite dell’area, ed al 42′, quando anticipa in extremis Chiaria, servito in profondità da Ferreira. Al 43′ Maiorano commette un fallo ingenuo, che gli costa anche il giallo, e Mattera sul calcio piazzato seguente, dai trenta metri, non perdona: il pallone si insacca nell’angolo basso e l’Ischia ottiene un vantaggio meritato per quanto mostrato nel corso del primo tempo, che si chiude sullo 0-1.

Al 5′ Mennella blocca in tuffo il tiro-cross dalla sinistra di Corona. Sul fronte opposto termina sul fondo la conclusione di Galizia. Al 7′ grande spunto sulla sinistra di Tito, che calcia a botta sicura da posizione defilata ma ottiene soltanto un corner per via della deviazione di Lagomarsini. Al 10′ Ignoffo sembra commettere fallo su Galizia in area, ma per il direttore di gara è simulazione dell’attaccante campano. Due minuti dopo Corona fallisce di poco il tap-in sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Quintoni. Il bomber peloritano si vede rintuzzare in corner anche la successiva volée. La reazione dei padroni di casa è rabbiosa e l’1-1 si concretizza al 15′, con il colpo di testa vincente dell’ex, Chiaria, sul cross del solito Quintoni. Per l’attaccante milanese è l’undicesimo centro del 2013. La qualificazione sembra a portata di mano, mentre gli ospiti al 16′ peccano ancora d’imprecisione con Galizia, che spedisce a lato da posizione favorevole. Il Messina colleziona ben quattro battute dalla bandierina in serie e l’Ischia appare in chiara difficoltà: Campilongo corre ai ripari, inserendo Conci ed Ausiello al posto di Longo e Platone. Al 23′ Mennella perde clamorosamente la sfera in area ma i campani si salvano miracolosamente sulle conclusioni di Ferreira prima e Corona poi: la respinta decisiva è di Tito a pochi metri dalla linea di porta. Lagomarsini respinge la botta da fuori di Masini al 24′ e poi si ripete su Galizia al 26′: match godibilissimo al San Filippo, con emozioni continue sui due lati del campo; hanno avuto torto gli assenti. Primo cambio anche per i locali: Guerriera rileva Parachì e dopo pochi secondi offre un gran assist in profondità a Corona, sulla cui girata a botta sicura si supera Mennella. Al 34′ dentro anche Savanarola per Ferreira. Al 36′ termina di poco a lato la botta da fuori di Galizia, che ha vinto di forza un contrasto con Caiazzo. Due minuti dopo Caldore perde palla sulla trequarti ma Galizia spedisce clamorosamente alto sulla traversa il pallone sull’ottimo servizio di Armeno. Al 39′ Lagomarsini blocca infine il tiro debole da fuori area di Ausiello. Nel finale Messina in campo con cinque under: Comegna prende il posto di Maiorano. Al 43′ Mennella si salva in tuffo sulla splendida rovesciata dal limite dell’area di Chiaria. Al 45′ Lagomarsini respinge la conclusione di Masini, poi Ausiello ruba un buon pallone a Comegna ma spreca. Sul fronte opposto termina a lato il colpo di testa del solito Chiaria.

Nonostante i 4′ di recupero non cambia più nulla: l’1-1 consente all’Ischia di accedere alla Final Four in programma in Toscana ma la stagione del Messina resta comunque trionfale e l’ultimo atto, rappresentato dalla sfida con i campani, ha regalato emozioni in serie. Le due formazioni si ritroveranno tra qualche mese in Seconda Divisione, dove sono destinate a ricoprire ancora un ruolo da protagoniste.

Il tabellino. Messina – Ischia 1-1
Marcatore: al 44′ pt Mattera (I), al 15′ st Chiaria (M).
Messina:
Lagomarsini (’93), Caldore (’93), Quintoni, Bucolo, Caiazzo (’94), Ignoffo (VK), Parachì (’92; dal 28′ st Guerriera – ’92), Maiorano (dal 40′ st Comegna – ’92), Corona (K), Chiaria, Ferreira (dal 34′ st Savanarola). In panchina: Cuda (’93), Cicatiello (’94), Cucinotta, Cocuzza. Allenatore: Gaetano Catalano.
Ischia: Mennella (VK), Finizio (’92), Tito (’93), Nigro, Mattera (K), Rainone, Longo (’94; dal 19′ st Conci – ’93), Platone (dal 22′ st Ausiello), Galizia (dal 44′ st Cascone), Armeno (’94), Masini. In panchina: Incarnato (’92), Pulci (’94), Magnanelli (’93), Mora. Allenatore: Salvatore Campilongo.
Arbitro: Lorenzo Maggioni di Lecco. Assistenti: Andrea Fusco di Torino e Federico Barbieri di Bra.
Note – Ammoniti: al 12′ pt Masini (I), al 29′ pt Corona (M), al 43′ pt Maiorano (M), al 10′ st Galizia (I), al 18′ st Chiaria (M). Corner: 5-3. Recupero: 1′ pt e 4′ st. Spettatori: oltre 1.500 con una trentina di sostenitori ospiti giunti da Ischia.

Nelle foto due momenti topici del match: in alto il tuffo di Ettore Lagomarsini, il portiere del Messina, non evita il vantaggio ospite siglato su punizione da Mattera, in basso il colpo di testa vincente di Chiaria, che vale il definitivo 1-1.

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