Il giudice ha così ordinato il trasferimento dei marchi alla Fondazione Bottari Lattes e condannato Soria e Vargiu a pagare le spese processuali, che ammontano a 23 mila euro circa

 

Giuliano Soria ha illegittimamente registrato i marchi Premio Grinzane Cavour. Mercoledì 20 marzo il Tribunale di Torino ha dato ragione alla Fondazione Bottari Lattes – rappresentata dagli avvocati Massimo Sterpi e Nicoletta Galizia dello studio Jacobacci di Torino – nella causa contro l’ex presidente dell’Associazione Premio Grinzane Cavour. Giuliano Soria aveva registrato i tre marchi (Premio Grinzane Cavour, Grinzane Cinema e Grinzane Festival) a proprio nome, invece che a nome dell’Associazione Premio Grinzane Cavour e nel 2011 aveva ceduto la proprietà dei marchi stessi all’imprenditore Renato Vargiu.   La sentenza, firmata dal giudice Silvia Orlando, ha accolto la tesi degli avvocati Sterpi e Galizia, accertando l’illegittima registrazione dei tre marchi e l’illegittima vendita degli stessi a Renato Vargiu nel 2011. Il giudice ha così ordinato il trasferimento dei marchi alla Fondazione Bottari Lattes e condannato Soria e Vargiu a pagare le spese processuali, che ammontano a 23 mila euro circa. Nella sentenza si sottolinea che la registrazione dei marchi del Premio Grinzane Cavour da parte di Soria era illegittima, perché avvenuta in “mala fede e finalizzata a ottenere un ingiusto arricchimento”.   Nel 2010 la Fondazione Bottari Lattes aveva acquisito il patrimonio materiale e immateriale dell’Associazione Premio Grinzane Cavour, ivi compresi tutti i diritti sui marchi legati al Premio.      

 

r.t.

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