(di Antonio Andreucci)
(ANSAmed) – MADRID, 28 GEN – Il Tribunale amministrativo di
Ourense (nella regione spagnola della Galizia) non ha
riconosciuto l’esenzione della Chiesa dal versamento della tassa
di proprietà sugli immobili ed ha condannato la locale diocesi a
versare 329 euro al comune di Allarizin (6.000 abitanti), che la
reclamava da tre anni.ß
A giudizio del Tribunale, né il Concordato del 1979 tra lo
stato spagnolo e la Chiesa, né un’altra legge che ne disciplina
i rapporti esentano completamente la Chiesa dal pagamento della
tassa di proprietà.ß
La diocesi aveva fatto ricorso contro l’ingiunzione del
Comune – retto da 23 anni da una giunta del partito filo
indipendentista Blocco nazionale gallego – sostenendo di non
dover pagare il tributo in quanto ente no profit, ed aveva anche
allegato un parere della direzione generale dei tributi. Ma il
giudice ha ritenuto che gli immobili in questione sono di
natura urbana e quindi non rientranti in quelli previsti
dall’esenzione.

Il sindaco di Allarizin, Francisco Garcia, ha accolto con
ovvia soddisfazione la sentenza ed ha auspicato che sia fatta
chiarezza sulle esenzioni di cui possono godere gli enti no
profit. Intanto, ha disposto accertamenti su altri 95 immobili
di proprietà ecclesiastica sul territorio comunale.ß
Alcuni anni fa le esenzioni della chiesa dal pagamento della
tassa sugli immobili erano state contestate da un altro comune
della Galizia, Amoeiro (2.500 abitanti), ma in quella
circostanza in sede di giudizio prevalsero le ragioni della
chiesa. Ora il sindaco, Rafael Rodriguez, del partito
socialista, vuole far riaprire il caso alla luce della sentenza
del Tribunale di Ourense. (ANSAmed).

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