Quote rosa, Bevilacqua: “Dalla Galizia demagogia di basso rango”. Galizia: “La parità è lungi dal venire…”


Lunedì 28 Gennaio 2013 11:57

Banali e fuori luogo i consigli di Simona Galizia. È il commento di Giulia Bevilacqua della segreteria del Partito Democratico, che replica all’ex assessore alle Politiche Giovanili in merito alla questione quote rosa. La Bevilacqua rivendica l’importanza che il tema ha sempre avuto all’interno del Pd e, dopo aver sottolineato che la sentenza del Tar dovrà essere presa seriamente in esame, lancia comunque l’affondo nei confronti della Galizia, bollando la sua come “una demagogia di basso rango”.

 

 “È assolutamente fuori luogo – aggiunge la Bevilacqua – speculare sulla sentenza del Tribunale. L’azzeramento della giunta e il rimpasto degli assessorati, come fatto dalla precedente amministrazione comunale, è un’ipotesi del tutto inattuabile”. Questa la nota integrale: “Il contributo che portano le donne all’interno delle amministrazioni degli enti locali si declina in un valore mai messo in discussione dal Partito Democratico e la lotta per la parità di genere è una battaglia portata avanti con tutti i mezzi messi a disposizione dalla democrazia. Tante le tappe percorse dalle nostre compagne per ripristinare il ruolo della donna alla guida degli enti locali, un esempio è stato proprio il primo forum nazionale delle Amministratrici Democratiche – ottobre 2011 – dal quale è scaturita la vigente proposta della doppia preferenza di genere nel sistema elettorale. Un Paese, se vuole essere davvero competitivo a livello economico e democratico, deve garantire la piena partecipazione delle donne alla vita pubblica e non è un caso se il PD sarà tra i gruppi parlamentari con il maggior numero di donne elette in Europa, per parlare in cifre siamo intorno al 40%. Ciò premesso, mettendo un focus sul quadro cittadino, il partito conviene sul pronunciamento del Tar al quale il Sindaco dovrà adeguarsi e dare una risposta concreta ma è assolutamente ridicolo speculare, tra l’altro con una demagogia di basso rango, sulla sentenza del Tribunale. A tal proposito i consigli dell’ex assessore alle politiche giovanili, firmataria del ricorso proposto dall’Ande, risultano quanto mai banali e fuori luogo dal momento in cui sostiene in tutta leggerezza che “il primo cittadino non deve perdere tempo nell’attuazione della sentenza del Tar del Lazio” ma deve azzerare la giunta. A Febbraio di circa un anno fa tutti abbiamo letto sui giornali dell’azzeramento dell’ex giunta Moscherini e di un rimpasto last minute dove gli assessorati, compreso quello della Galizia, sono stati dati alle liste che avrebbero sostenuto le larghe intese delle allora imminenti elezioni amministrative. In tutta sincerità questo tipo di rimpasto forzato e strategicamente inutile non è quello che i cittadini vogliono da chi li governa, pertanto la soluzione proposta dall’ex assessore non rispetta né si avvicina ai canoni ed all’etica che questa Maggioranza ha deciso di perseguire. In ultimo è d’obbligo ricordare, ad una poco attenta Galizia, che questa Amministrazione oltre ad un Assessore ha anche due consiglieri donne, entrambe con importanti deleghe alla cultura ed all’istruzione e due donne che sono state scelte per ricoprire gli incarichi dirigenziali e decisionali delle partecipate. In tutta sincerità questo tipo di rimpasto forzato e strategicamente inutile non è quello che i cittadini vogliono da chi li governa, pertanto la soluzione proposta dall’ex assessore non rispetta né si avvicina ai canoni ed all’etica che questa Maggioranza ha deciso di perseguire. In ultimo è d’obbligo ricordare, ad una poco attenta Galizia, che questa Amministrazione oltre ad un Assessore ha anche due consiglieri donne, entrambe con importanti deleghe alla cultura ed all’istruzione e due donne che sono state scelte per ricoprire gli incarichi dirigenziali e decisionali delle partecipate”.

E a stretto giro di posta è arrivata la replica di Simona Galizia. “”Mi dispiace leggere la nota stampa di una giovane del PD contro chi, in silenzio e senza proclami, ha proposto un semplice ricorso a favore delle donne. Oggi la giunta si deve azzerare e deve prevedere un bel 40% di donne. Questa è una vittoria per le donne.. e per questo ringrazio pubblicamente l’Assessore Roberta Galletta che seppur non condividendo a pieno la mia teoria sull’importanza delle quote rosa ha saputo comprenderne l’importanza. Chi nel passato ha proposto le quote rosa non ha ricevuto nessun attacco politico dalla sottoscritta perché ,secondo me, quello in cui si crede deve andare al di là dei colori politici e al di là dei partiti politici. Lo status di donna, o meglio, i diritti delle donne e le pari opportunità non sono del PD né del PDL sono di chi sa difenderli. In ultimo rivolgo a questo Sindaco, che ha dimostrato un’arroganza inaspettata su questo tema così delicato, un ‘ultimo pensiero: possibile che nel PD non ci sia stata un’altra donna, in gamba come sua figlia, per lanciarla in parlamento????? Purtroppo tutto si riduce sempre così: o siamo figlie di.. o siamo mogli di! il cammino della parità è ancora troppo lontano…”.

 

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