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FASANO- Peggiorano sempre più  le condizioni del tensostatico di via Galizia, il cui telone plastico di copertura, gravemente danneggiato, rischia di cedere da un momento all’altro. La struttura, costruita nei primi anni ’90 ed in funzione dal ’97, necessita di urgenti lavori di ristrutturazione al fine di evitare seri pericoli alle centinaia di tesserati (la maggioranza dei quali bambini e ragazzi) ed appassionati che costantemente frequentano la struttura per gli impegni dei locali team di pallacanestro e pallavolo.

Il telone di copertura, garantito per quindici anni, non è stato infatti mai sostituito nonostante la scadenza di tale periodo di garanzia, ed i segni del tempo (frutto della pioggia, del vento, ma anche dell’usura naturale) sono ormai chiaramente visibili e tangibili, tanto da rendere difficile anche la normale attività sportiva. Esempio lampante ciò che accadde a metà dello scorso novembre, quando dopo un acquazzone furono praticamente interrotti gli allenamenti settimanali per rimuovere l’acqua che, penetrando dagli squarci del telone, avevano allagato in diversi punti la superficie interna. Tale episodio è comunque solo l’ultimo di una lunga serie di infelici eventi registratisi negli ultimi anni che hanno in qualche circostanza costretto addirittura al rinvio alcune gare ufficiali di basket.

Occorre certamente un immediato sopralluogo degli enti addetti (Vigili del Fuoco in primis) a verificare l’agibilità della struttura sita in via Galizia, con l’Amministrazione Comunale che dovrà in seguito provvedere alla messa in sicurezza del tensostatico. E’ dunque concreto, seppur necessario, il rischio di veder dolorosamente allontanarsi per un periodo più o meno lungo, con i rischi economico-sportivi del caso, le due società che attualmente usufruiscono dell’edificio (Technoacque Basket Fasano e Volley Club Il Podio Fasano). La rinuncia temporenea all’utilizzo del tensostatico, in attesa dell’improbabile costruzione in tempi brevi di un palazzetto dello sport, è comunque un sacrificio obbligatorio, che viceversa potrebbe divenire tra pochi mesi definitivo qualora non si intervenisse sul telone e si attentendesse incautamente il cedimento, nella speranza che questo crollo non si tramuti in tragedia.

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