Galizia avverte Marietta Tidei: “No a slogan politici, sui precari non si scherza”


Sabato 15 Dicembre 2012 11:10

“L’appello per la difesa del posto di lavoro deve essere superpartes, nessuno se ne deve attribuire la paternità”. Così Simona Galizia, ex assessore ed oggi animatrice di Lazio in Movimento, commenta la levata di scudi di Marietta Tidei sulla situazione dei precari al San Paolo.

“La situazione dei precari del San Paolo va risolta subito – esordisce Galizia – in questo momento di crisi nazionale, quando è facile sparare basso sull’operato di qualsiasi amministrazione che abbia avuto la sventura di governare in questo periodo, dobbiamo difendere i lavoratori più che mai. E nel comprensorio non possiamo proprio permetterci errori ne ripicche. Il guaio – continua – è che si avvicinano le elezioni e le battaglie che dovrebbero essere di tutti finiscono per diventare merce di slogan a senso unico per la campagna elettorale. E questa la politica oggi? Una serie di articoli sui giornali a difesa o all’attacco di..? A me piace pensare che dietro ai comunicati stampa di ogni politico ci sia poi una soluzione da suggerire, un modus operandi da condividere sotterrando i colori politici per risolvere problemi gravi come questo. I precari non solo non dovrebbero essere licenziati ma andrebbero stabilizzati. E’ proprio questo è quello che la politica può e deve fare, il confronto da cui partire. Comunque, mi ritrovo a condividere in parte l’intervento dell’ex consigliere comunale Tidei, limitatamente alla situazione dei precari che vanno sostenuti ed aiutati. Non trovo nell’intervento una soluzione degna di nota, solo una citazione a Zingaretti quale futuro candidato alla presidenza della Regione Lazio. Non posso che far mio l’appello alla salvaguardia dei posti di lavoro presso il San Paolo, ma ora più che mai chiedo alla Tidei di non cavalcare le disgrazie altrui per mero interesse politico. Quando eletti si è chiamati a servire i cittadini e risolvere problemi, in campagna elettorale sarebbe bene non alimentare false illusioni e proclami di circostanza, soprattutto in un periodo delicato come questo, su un territorio già provato e minato nell’occupazione. A lei è rivolto il mio appello: no a slogan politici sui reali problemi che affliggono il nostro territorio”.

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