La vittoria dei popolari, il partito del primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, alle elezioni regionali in Galizia non sostiene in avvio le borse europee, che restano alla finestra in attesa che la Spagna richieda gli aiuti all’Ue. Il capo del governo spagnolo ha potuto tirare un sospiro di sollievo dopo il voto di ieri nella sua regione natale, dove il partito Popolare ha conservato la maggioranza assoluta.

Il Pp di Rajoy, infatti, si è assicurato 41 deputati su 75, davanti ai socialisti con 18 seggi. Nella regione della Galizia estremamente povera di 2,8 milioni di abitanti, tradizionalmente conservatrice, la crisi economica è stata devastante e ha portato a un tasso di disoccupazione del 21%.

Ma nei Paesi Baschi gli indipendentisti hanno ottenuto un risultato di grande successo e sono diventati la seconda forza regionale. Qui i nazionalisti conservatori del Pnv hanno conservato la maggioranza relativa con 27 deputati su 75, seguiti dagli indipendentisti, con 21 seggi, poi dai socialisti con 16 e dal Partito popolare con 10.

Il doppio scrutinio di ieri costituiva un test rischioso per Rajoy: in Galizia, dove il voto rischiava di trasformarsi in un referendum sulla politica di rigore messa in atto dalla destra e nei Paesi Baschi dove gli indipendentisti continuano a crescere, grazie alla fine della violenza dopo la tregua annunciata un anno fa dall’Eta.

Tra un mese, il 25 novembre, Rajoy affronterà un altro scrutinio regionale, decisivo, quello in Catalogna, dove il fronte indipendentista non fa che allargarsi, alimentato dal disagio per la crisi economica. La vittoria dei popolari riporta gli acquisti sulla moneta comune, che apre in rialzo a 1,3046 dollari e 103,87 yen.

Avvio stabile per i nostri titoli di Stato sul mercato obbligazionario: lo spread tra Btp e Bund decennali è fermo a 317 punti base. Il rendimento del Btp a 10 anni è pari al 4,77% dopo che la scorsa settimana si è chiuso con un sorprendente successo il collocamento del Btp Italia. Il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli si attesta a 376 punti con un rendimento del 5,36%.

Il voto regionale in Galizia per gli economisti di Unicredit non cambierà la posizione attendista del governo iberico nei confronti della richiesta di assistenza esterna. “Le elezioni erano viste come un test per la rimozione degli ostacoli alla richiesta di bailout della Spagna. Di conseguenza, i rischi per i rendimenti della Spagna sono al rialzo nel breve termine”, spiegano gli esperti di Unicredit, sottolineando che la curva iberica scambia ancora su livelli alti, mentre quella italiana è tornata su quelli di inizio marzo.

A mercati chiusi verranno comunicati i quantitativi e le tipologie di Ctz e Btpei che verranno offerti venerdì e dei Bot che verranno messi sul piatto lunedì prossimo. A Piazza Affari il Ftse Mib scende dello 0,14% a quota 15.839 punti, pressoché in linea con gli altri indici europei. Barclays si aspetta che la performance positiva dei Paesi periferici vista la scorsa settimana prosegua anche in questi giorni.

“Non prevediamo cambiamenti significativi del sentiment nel breve termine, fatta salva un po’ di volatilità che sarà probabilmente legata ai movimenti dell’azionario”, afferma all’agenzia Mf-DowJones Giuseppe Maraffino, fixed income strategist di Barclays, che per l’obbligazionario europeo vede un consolidamento degli ultimi guadagni.

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