Aug
27
LAIVES. Il furto in sè, quanto a valore economico, sicuramente non è di quelli che pesano, sulle tasche delle vittime. Peccato però che sia una delle azioni più tristi e moralmente condannabili. Il riferimento è agli episodi che si stanno ripetendo nel nuovo cimitero in zona Galizia, dove sempre più spesso vengono rubati i lumini elettrici, che al posto della fiammella della candela hanno una piccola lampadina. Già diverse tombe sono state biecamente private dei lumini, in particolare quelle nei loculi posti lungo i muri perimetrali del camposanto. Se ne sono accorti i proprietari quando sono arrivati a far visita ai cari defunti e non hanno più trovato il lumino sulla lapide.
Purtroppo, anche il cimitero non è immune da questi spiacevoli episodi e nel tempo si sono registrati furti di tutti i generi: dalle candele di cera a qualche oggetto decorativo posto sulla tomba, fino ai fiori e, appunto, ai lumini elettrici.
I cancelli degli ingressi principali del cimitero nuovo, in zona Galizia, così come di quello vecchio, dietro la chiesa, sono automatizzati e si aprono e chiudono con un temporizzatore. Però è molto facile accedere alle aree cimiteriali anche con gli ingressi sbarrati e infatti potrebbe proprio essere che qualche malintenzionato lo faccia durante le ore notturne, quando i cimiteri sono chiusi e deserti, per mettere a segno questi odiosi furti. Nei cimiteri di Laives non vi sono impianti di videosorveglianza con telecamere e nessuno, fino a qualche tempo fa, avrebbe del resto immaginato che ci si potesse spingere fino a rubare oggetti da pochi euro, ma di grande valore affettivo, all’interno di un cimitero.
Se questi episodi dovessero continuare, l’amministrazione comunale dovrà studiare qualche cosa per contrastare i furti, al limite installando anche lì telecamere per la videosorveglianza.
Peraltro poche settimane fa c’era stato un furto in casa di Luciano Gabbia, gestore del ristorante “Allo Zenit”, in zona Galizia: e la casa presa di mira, dove abita Gabbia, è poprio a ridosso del nuovo cimitero e in un precedente tentativo di furto, sempre ai suoi danni, i ladri avevano sfondato una porta secondaria che dà direttamente sul cimitero.
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