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Nuova specie di granchio solitario trovata nascosta sul fondo marino della Galizia
[Data: 2012-06-14]
Anche se potrebbe sembrare che ormai disponiamo di un archivio completo di tutte le specie con cui dividiamo il nostro pianeta, ce ne sono moltissime ancora da scoprire che sono a lungo sfuggite ai tentativi di catalogazione degli umani.
Un esempio? L’uroptychus cartesi, una nuova specie di granchio trovata a una profondità di oltre 1.410 metri sulla montagna sottomarina di Banco de Galicia, a largo della costa della Galizia in Spagna. Il granchio appena scoperto misura appena tra i 5 e i 7 cm.
La scoperta sottomarina è stata fatta nell’ambito del progetto INDEMARES (“Inventory and designation of marine Natura 2000 areas in the Spanish sea”). INDEMARES è in parte finanziato con 7,7 milioni di euro dalla Commissione europea, nell’ambito del programma dell’UE “LIFE+” sotto l’Area tematica “Ambiente”.
Le caratteristiche morfologiche del granchio lo rendono unico nell’angolo più orientale dell’Atlantico, è infatti diverso dalla maggior parte delle specie europee per la forma e il numero di aculei sul suo guscio. Ha molto in comune con il suo cugino caraibico: l’uroptychus armatus.
In un articolo pubblicato sulla rivista Zootaxa, i ricercatori, provenienti da Giappone e Spagna, spiegano che l’uroptychus cartesi appartiene alla famiglia delle Chirostylidae ed è uno degli appena quattro membri della famiglia che vivono in Europa. Quattordici degli altri membri più vicini della famiglia degli Uroptychus cartesi preferiscono le acque caraibiche rispetto a quelle europee e nell’oceano Indo-Pacifico ne esistono altri 100 tipi.
Il co-autore dello studio, Enrique Macpherson del Centro di studi avanzati di Blanes (CEAB-CSIC), in Spagna, commenta: “Il suo stretto legame con le specie dei Caraibi è logico. Tutte le specie del Nord Atlantico hanno caratteristiche comuni e hanno buone probabilità di venire da antenati comuni che invasero l’Atlantico dall’Oceano Pacifico e Indiano un paio di milioni di anni fa.”
Macpherson aggiunge che la piccola aragosta di colore arancio in genere vive intorno a coralli e gorgonacee e tende a essere abbondante nelle montagne e nei canyon sottomarini che sono stati soggetti a scarse attività di pesca.
Anche se non gli somiglia affatto, quest’aragosta appartiene al gruppo dei granchi eremiti. I ricercatori hanno verificato che le loro larve hanno una bassa capacità di dispersione, poiché passano pochissimi giorni allo stato di plancton. Sembra che gli piaccia molto cibarsi di piccoli crostacei e sostanze particellari.
L’obiettivo principale del progetto INDEMARES è contribuire alla protezione e all’uso sostenibile della biodiversità nei mari spagnoli, attraverso l’identificazione di zone preziose per la rete Natura 2000. Questa rete dell’UE comprende zone di salvaguardia e protezione per le specie e gli habitat più importanti e più in pericolo dell’Europa e comprende l’ambiente marino.
Per ulteriori informazioni, visitare:
Centro di studi avanzati di Blanes (CEAB-CSIC):
http://www.ceab.csic.es/
Categoria: Risultati dei progetti
Fonte: Centro di studi avanzati di Blanes (CEAB-CSIC)
Documenti di Riferimento: Baba, K., et al., “A new squat lobster (Crustacea: Decapoda: Anomura: Chirostylidae) from off NW Spain”, Zootaxa, 3224: 49-56, 2012.
<!–Acronimi dei Programmi: MS-E C
–>Codici di Classificazione per Materia: Protezione ambientale; Scienze biologiche; Ricerca scientifica; Risorse del mare, Pesca
RCN: 34724
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