Non è bastato un grande Chieti, non è bastato un pubblico bollente. Il Chieti esce con l’onore delle armi. In Prima Divisione va la Paganese, squadra esperta e furba, abilissima a perder tempo nei momenti decisivi della gara. Al Chieti non è bastata una partita al di sopra delle righe: gli uomini di Paolucci pagano lo 0-2 dell’andata nonostante una stagione davvero fenomenale.

Se c’era una squadra che, quest’oggi, meritava la promozione era quella neroverde.

La partita. Paolucci recupera Malerba e Lacarra dopo la squalfica. Cardinali e Berardino hanno qualche piccolo acciacco e, con l’esterno che dunque si accomoda in panchina, il trio dei centrocampisti è composto da Alessandro, Sabbatini e Fiore, alle spalle di Lacarra. Problemi in difesa, invece, per la Paganese che non potrà contare sugli squalificati Agresta, Balzano e Pepe. Rientrano Nigro e De Martino dopo il turno di stop.

Avvio di gara arrembante dei padroni di casa: d’altronde il Chieti parte con un doppio svantaggio da recuperare e non può far altro che pressare la Paganese nella propria metà campo cercando d’infilzarla con le azioni ficcanti dei suoi rapidi velocisti. I campani, dal canto loro, sono venuti a Chieti con l’intento di chiudersi a riccio in difesa per poi rispondere in contropiede.

I neroverdi hanno la prima occasione per sbloccare il match al 16′ quando Alessandro salta tutti sulla sinistra e si guadagna una punizione dal lato corto dell’area di rigore. Alla battuta va Sabbatini che impegna seriamente Robertiello, costretto a deviare in corner il pallone.

Si scalda subito il match: le squadre lottano in campo e il direttore di gara è costretto a ricorrere ai cartellini per cercare di tenere a bada i bollenti spiriti.

Il Chieti, comunque, prova a giocare e sfiora ancora la rete al 26′: corner di Sabbatini per la testa di Pepe, la cui incornata sfiora la traversa e finisce sul fondo. Neroverdi vicinissimi all’1-0.

Al 37′ si mette in discesa la partita del Chieti: Galizia, già ammonito, stende Sabbatini lanciato verso la porta. Per il numero 8 degli azzurrostellati è il secondo giallo: Paganese dunque in dieci per tutto l’arco del secondo tempo. Grassadonia ridisegna la sua squadra: fuori Luca Orlando, dentro Salvatore Giglio.

Il primo tempo si chiude con il Chieti costantemente in avanti: per la Paganese nessun tiro nello specchio nei primi quarantacinque minuti. Nella ripresa Paolucci, col vantaggio dell’uomo in più, ridisegna un Chieti a trazione anteriore: Anastasi entra al posto di Fiore, per un 4-4-2 dalle spiccate doti offensivi.

La ripresa inizia secondo copione: campani schiacciati a ridosso della propria area di rigore a difendere con le unghie e con i denti il risultato dell’andata. Per il Chieti è un forcing continuo alla ricerca di un gol che potrebbe riaprire il discorso qualificazione.

Al 13’è ancora Sabbatini a provare la botta su punizione: ma Robertiello è riuscito ad evitare il vantaggio del Chieti. Incredibile occasione sprecata dai neroverdi.
Paolucci le prova tutte e inserisce un altro giocatore offensivo, Berardino, per Del Pinto. Sempre più offensiva la squadra di casa. Poco dopo è la volta di Alessandro: il giocatore argentino, sotto tono in questa finale play-off, viene sostituito da Antonio Gammone.

Il Chieti non smette di crederci fino alla fine: pallone dentro per Lacarra che, da terra, prova la girata ma non inquadra lo specchio della porta. Poco dopo è Sabbatini a tirare da fuori, ma la sua conclusione termina alta. Ancor più clamorosa è l’occasione che capita ai padroni di casa alla mezzora: Berardino prova il destro a giro, ma la sua bordata sfiora la trasversale, regalando l’ennesimo brivido ai trecento tifosi ospiti. Ed è ancora l’esterno neroverde a provarci con un pallonnetto da fuori area, ma sembra che Robertiello abbia qualche conto in sospeso con la compagine teatina: è l’ennesimo miracolo per il portere campano.

Doppia occasione per il Chieti nel finale: al 90′ Lacarra spara alto da ottima posizione, un minuto dopo è Anastasi a sfiorare il vantaggio di testa.

Sono veramente gli ultimi scampoli di una gara atipica con i campani che non hanno mai impegnato Feola e che hanno, spesso e volentieri, approfittato di presunti infortuni per guadagnare preziosi secondi.

Amaro in bocca per i neroverdi che, dopo una stagione esaltante, non riescono a raggiungere il meritato salto in Prima Divisione. Tuttavia, si chiude con l’abbraccio della tifoseria alla squadra una giornata sfortunata per i colori neroverdi.

 

CHIETI (4-2-3-1): Feola; Bigoni, Migliorini, Pepe, Malerba; Amadio, Del Pinto (16’st Berardino); Alessandro (26′ st Gammone), Sabbatini, Fiore (5’st Anastasi); Lacarra. A disp.: Perucchini, Gialloreto, Serpico, Pedrocchi. All.: Paolucci

 

PAGANESE (4-4-2): Robertiello; Pastore, Fusco, Sicignano, Loiacono; Nigro, Galizia, Scarpa, De Martino; Orlando, Fava Passaro. A disp.: Stillo, Errico, Giglio, Orlando, Neglia, Di Filippo, Cognini. All.: Grassadonia

 

Arbitro: Sig. Manganiello di Pinerolo (Sig. Croce di Fermo – Sig. Marinelli di Jesi)

Marcatori: –

Note: Spettatori: 3285 totali per un incasso di 44.118 €. Espulso: Galizia al 37′ del primo tempo per doppia ammonizione. Ammoniti: Lacarra, Sabbatini, Galizia. Sicignano, Loiacono, Fusco. Angoli: Rec. 2’pt – 3’st.

Daniele Polidoro

Comments

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.