di Bruno Canali


LAIVES. La rinuncia alla cittadella dello sport, la “base” dell’Fc Alto Adige, in zona Galizia, insieme a mesi di polemiche si è anche portata via i 200mila euro che il senatore Svp, Oskar Peterlini, aveva recuperato in sede romana per questa iniziativa. É quanto emerge ora, nel momento in cui, peraltro, vi sono altre località limitrofe (Appiano e Caldaro) in ballo per avere l’ormai celebre cittadella calcistica.

«Se ben ricordo – dice al proposito Peterlini – quei soldi erano destinati all’Fc Alto Adige per i campi di allenamento, ma sarebbero stati “mangiati” dal progetto della cittadella. Non ho più seguito la vicenda poi e non so se, paradossalmente, l’Fc Alto Adige potrebbe chiedere oggi dove siano andati a finire quei soldi».

Le spese inutili. Che per la progettazione della cittadella sportiva in zona Galizia siano stati spesi 200mila euro, lo ha ammesso in consiglio comunale anche la giunta comunale, rinfocolando la polemica (mai esaurita…) che ha accompagnato il primo anno e mezzo di vita dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Liliana Di Fede. Dopo che l’idea di cittadella è tramontata definitivamente, l’opposizione in consiglio comunale non ha smesso di stigmatizzare come il sindaco abbia deciso di rinunciare senza nemmeno provare a portare la relativa variazione urbanistica (primo passo verso il progetto) in aula per vedere se sarebbe passata. “Il sindaco – hanno sempre sostenuto i gruppi di opposizione – avrebbe dovuto provare, anche a costo di una forzatura e di un braccio di ferro con gli esponenti del Bauernbund, contrari fin dall’inizio e non è detto che non sarebbe stata approvata la variazione urbanistica, atto che avrebbe spianato la strada al progetto vero e proprio ella cittadella per l’Fc Alto Adige. Così rimarrà sempre il dubbio se sarebbe stata approvata o no dal consiglio comunale, mentre invece sono realtà i 200mila euro buttati nel progetto”.

I fondi promessi. Queste le vicende di qualche tempo addietro, mentre oggi si guarda avanti, ai quei 3 milioni (più uno per la viabilità da e per la zona Galizia, quattro in totale) promessi dal presidente provinciale Luis Durnwalder al Comune di Laives, all’indomani della rinuncia a proseguire con la cittadella. Le prime dichiarazioni ufficiali di sindaco e vicesindaco confermerebbero la volontà di indirizzare il sostanzioso contributo provinciale sempre verso la zona sportiva Galizia, per migliorarne e completarne le dotazioni. Una parte inoltre sarebbe dstinata anche a San Giacomo, per trasformare in sintetico il campetto dietro la chiesa dopo apposita convenzione con la locale parrocchia.

Però anche in questo caso non mancano le eccezioni: la zona sportiva Galizia, nelle condizioni in cui si trova oggi, avrebbe sempre più urgente necessità di interventi. Le società sportive confermano che si verificano infiltrazioni di acqua piovana qua e là e che anche gli spogliatoi ormai sarebbero da sistemare. Ergo: “prima di pensare a nuovi campi da calcio, sistemiamo una volta per tutte quello che abbiamo”, dicono le società sportive.

Nel frattempo si è aperto un altro fronte sportivo – ricreativo, quello della zona Vallarsa, proprietà di una coop privata, zona chiusa per il rischio di caduta massi. Per risolvere quest’altro, delicato problema, si va verso l’acquisto dell’area da parte del Comune. La cifra ancora non è nota ma lo sarà in seguito alla stima e a quel punto la giunta comunale dovrà rapidamente decidere cosa fare. Da tecnico, il problema diventerà così politico.

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