Apr
25
La sala da tè dell’orso malese
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Quattro nomination alla venticinquesima edizione del salone del fumetto di Barcellona, dove si è aggiudicato il titolo di autore rivelazione, ma anche migliore opera straniera al Komikfest di Praga (edizione 2009) e migliore autore straniero al festival Fullcomics and games di Sarzana (La Spezia). Premi internazionali per David Rubín e il suo “grapich novel” La sala da tè dell’orso malese (192 pagine, 14.50 euro), riedito da Tunué nella collana Prospero’s books.
Nato a Ourense, in Galizia, trentacinque anni fa, Rubín è considerato da critica e pubblico uno dei più talentuosi scrittori e fumettisti spagnoli, conosciuto in tutta Europa, anche, grazie a questo volume, dove una sala da tè rappresenta il delizioso pretesto per scatenare una serie di vicende, consentendo all’autore, così come al lettore, di esplorare situazioni, personaggi e generi assai differenti. Il protagonista di La sala da tè dell’orso malese è il saggio orso Sigfrido che, osservando un variegato mondo da dietro al bancone, offre da bere agli ospiti protagonisti dei vari racconti.
Ciascun cliente porta con sé il proprio, intimo, inferno, ed è in cerca di consolazione e pacche sulle spalle. Nella sala da tè si avvicendano storie tristi e felici, sogni d’amore e di gloria, drammi quotidiani. Il tutto con una vena poetica, per non dimenticare che lo spazio gestito da Sigfrido è, in primis, una sala di supporto terapeutico. Membro fondatore e disegnatore del collettivo di autori di fumetto Polaqia, Rubín concilia il suo lavoro come fumettista e illustratore con quello di regista di cinema di animazione per la casa di produzione Dygra films.
Info: www.tunue.com
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